La Turchia cambia idea sui conti iraniani

Il Paese ospita centinaia di società iraniane, che da Istanbul aggirerebbero le sanzioni contro la Banca Centrale Iraniana. Ma ora Ankara teme l'Hizbullah curdo.

La Turchia cambia idea sui conti iraniani
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2 Luglio 2012 - 08.16


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di Ali Izadi

Per sottrarsi alle sanzioni bancarie l’Iran aveva riposto gran parte delle sue speranze nella Turchia, infatti dopo il giro di vite degli Emirati arabi Uniti contro le grandi ditte e cooperative iraniane le hanno trasferite quasi tutte in Turchia. Soltanto durante lo scorso anno 590 ditte iraniane si sono registrate in Turchia, quasi tutte a Istanbul. Le stime ufficiali prevedevano che entro questo 2012 sarebbero arrivate a 2140.

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Ma ora sembra che i turchi cominciano ad avere qualche preoccupazione per il gran numero di società riconducibili ai pasdaran presenti nel Paese. Tra i motivi di questa inquietudine turca c’è sicuramente il solido legame tra i pasdaran e l’Hizbullah kurdo di Turchia. Sono i siti web dei basii a parlare diffusamente di questa branca dell’Hizbullah, affermando che che esso condivide le idee politiche del governo iraniano. Basta leggere Bassij News per farsene un’idea.

Hizbullah curdo in passato si è impegnato contro il Pkk, e questo ovviamente non è dispiaciuto ad Ankara; ma adesso l’Hizbulla curdo annuncia di voler riprendere la sua lotta contro i sauditi, e questo preoccupa la Turchia. Ankara ha seguito i colloqui fallimentari tra iraniani e russi sul nucleare e avendo deciso di ridurre le sue importazioni di greggio dall’Iran non apprezza l’idea di avere una centrale economica iraniana capace di foraggiare un gruppo curdo imprevedibile, e armato, direttamente dal suo territorio.

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