da Londra
Francesca MarrettaIn questi giorni le forze dell’ordine della Repubblica islamica sono impegnate in raid nei negozi di abbigliamento e centri commerciali che espongono in vetrina l’indumento incriminato. Per quanto bandite all’epoca della Rivoluzione, le cravatte sono state sempre tollerate in Iran, tanto che sono popolarissime per matrimoni e funerali. Per il bene della morale nazionale i clerici iraniani hanno pensato che un intervento drastico non fosse più procrastinabile, dunque via la cravatta dai manichini nelle vetrine. Da ora in poi, a porte chiuse, si useranno le cravatte custodite nell’armadio, se passano di moda pazienza.
L’ultima disputa pubblica sulla cravatta in Iran risale al 2010, quando gli ultraconservatori religiosi insorsero contro il Presidente Ahmadinejad, che minimizzò sull’aspetto anti-islamico dell’indumento maschile. Gli Ayatollah gli dissero in soldoni di pensare a governare e tenere per sé considerazioni che avrebbero solo finito per indebolire il suo governo. Quello stesso anno fu approvato in Iran un modello di cravatta che richiamava nella forma la spada dell’Islam. La cravatta con la punta modello spada di Alì, disponibile solo in colori tenui, non ha però fatto tendenza.
Questa vicenda ricorda i blitz nei negozi di giocattoli a inizio anno contro Barbie, vietata già nel 1996, ma di fatto tollerata. Come accade ciclicamente, l’ondata moralizzatrice in corso sta prendendo di mira anche il chador birichino che lascia intravedere qualche ciocca di capelli. L’intervento della polizia morale contro le donne “irrispettose” del dress-code castigato, ha portato alla chiusura di 80 stand alla Fiera internazionale dell’Ospitalità svoltasi a Teheran nei giorni scorsi.
La cosa divertente in tutta questa faccenda è che secondo alcuni studiosi le origini della cravatta sarebbero da ricercarsi proprio in Iran. Secondo lo storico britannico Noel Malcolm il fazzoletto al collo fu importato in Europa dai mercenari croati dall’Iran ai tempi dell’Impero dei Sassanidi. Era prima della conquista islamica, obietterebbero gli Ayatollah.