Crisi in Siria: avanti col piano di Kofi Annan

Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon fa sapere che non c'è "nessun piano B" per Damasco. Il timore è che la violenza dilaghi nei Paesi vicini, come già in Libano.

Crisi in Siria: avanti col piano di Kofi Annan
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25 Maggio 2012 - 09.04


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Per la crisi in Siria non si vedono spiragli di pace e anche l’Onu sembra non sapere come affrontare la situazione. Ieri il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha dichiarato che «al momento non c’è nessun piano B per la risoluzione della crisi in Siria». Questo vuol dire che si continua con il piano di pace in sei punti dell’inviato speciale Kofi Annan, nonostante finora non sia servito per bloccare la la carneficina in corso da 14 mesi in territorio siriano.

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Il segretario generale Onu ha anche spiegato di aver parlato ieri con Kofi Annan per discutere le prossime mosse. «Dobbiamo evitare che la violenza si propaghi nei Paesi vicini, abbiamo visto che a Tripoli, in Libano, ci sono già stati scontri tra diversi gruppi etnici», ha affermato ancora, dichiarandosi molto preoccupato. Davanti alle telecamere della Cnn, Ban ha parlato anche della relazione della commissione indipendente di inchiesta sulla Siria. Si tratta di azioni – ha chiosato – che costituiscono «un’inaccettabile violazione dei diritti umani».

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