Tunisia, vietato il baciamano ai potenti. E' contro la rivoluzione

Il caso scoppiato per un video in cui alcuni commercianti baciano la mano del presidente Moncef Marzouki. Le proteste, poi la nota ufficiale: è un gesto che va evitato.

Tunisia, vietato il baciamano ai potenti. E' contro la rivoluzione
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27 Aprile 2012 - 10.50


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La rivoluzione non ammette il baciamano. Il caso è scoppiato in Tunisia in seguito alla pubblicazione di un video in cui alcuni commercianti baciano la mano al presidente Moncef Marzouki in occasione di una sua visita a un mercato popolare di Tunisi. Marzouki ha poi cercato di metter fine al caso chiarendo che non è un gesto di dignità baciare la mano ai governanti.

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Il video è stato inizialmente pubblicato sul web dalla stessa presidenza, che ha poi ha provveduto a ritirarlo poco dopo. Nel paese è esploso un vero e proprio caso, con molti opinionisti, giornalisti e osservatori che hanno sottolineato come il baciamano fosse un gesto tipico dell’era pre-rivoluzionaria, quando era ancora al potere il rais Zine el-Abidine Ben Ali e i video della gente che gli baciava le mani erano regolarmente trasmessi in tv, per mostrare quanto fosse amato dalla popolazione.

I sostenitori del presidente Marzouki hanno invece sottolineato come egli fosse palesemente infastidito dal gesto di riverenza e abbia subito ritirato la mano, che aveva porto solo per una stretta amichevole. Alla fine, sulla vicenda si è pronunciato l’ufficio dello stesso presidente, con un commento sulla sua pagina Facebook. «Abbiamo deciso di ritirare il video – si legge – Come frutto della rivoluzione, stiamo cercando di dar vita a un nuovo rapporto tra governo e cittadini, basato sulla dignità».

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