Strida, deputata libanense per le donne e contro la violenza

Gli stereotipi del passato per alcuni non muoiono mai. Intanto lei rilancia in parlamento la decisiva battaglia contro i maltrattamenti.

Strida, deputata libanense per le donne e contro la violenza
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2 Marzo 2012 - 15.26


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Strida Geagea non è una parlamentare qualsiasi né per ii Libano e per i libanesi, né per i molti che seguono con attenzione i fatti mediorientali. Strida è infatti la moglie di Samir Geagea, il leader delle Forze Libanesi. Lui e il suo partito per molti sono ancora quello che sono stati durante la guerra civile, una milizia della destra cristiana. Che Samir Geagea sia l’unico ad aver chiesto perdono per gli orrori del passato, che da anni, dopo una lunghisisma detenzione, parli di diritti di cittadinanza e sovranità dello Stato per molti non conta nulla. Conta solo il passato. E di Strida conta solo che ha sposato lui, Geagea.

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Per tutti costoro non conta che lei ieri abbia annunciato la sua adesione ad una legge per proteggere le donne dalla violenza domestica. Strida Geagea ha sottolineato alcune delle carenze all’interno del progetto di legge sulla protezione delle donne dalla violenza domestica, richiamando però l’insegnamento del cristianesimo e dell’ islam, che a suo avviso sostengono la dignità delle donne e lo stato di parità con gli uomini e respingono tutte le pratiche contro le donne. Poi ha illustrato i principi giuridici per la tutela della donna dalla violenza, soprattutto domestica, nel contesto della famiglia con la testimonianza della giurisprudenza del defunto ayatollah sciita Mohammed Hussein Fadlallah.

“E’ ammissibile che agli inizi del XXI secolo mentre cerchiamo di raggiungere la parità tra le donne e gli uomini, dobbiamo ancora far fronte allo stupro coniugale ? E’ logico che ci siano donne che vengono uccise dai mariti e dai padri? Il Parlamento deve trovare lo strumento per impedire il maltrattamento, lo stupro, la violenza e l’uccisione delle donne nel 2012”. Quindi ha annunciato che qualsiasi modifica al disegno di legge in materia di protezione delle donne dalla violenza domestica, trasformandolo in progetto di legge per la protezione della famiglia, è inaccettabile perche stravolge il senso della proposta avanzata alla Commissione.

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Sulla posizione del rappresentante degli islamisti rispetto al progetto, Strida Geagea ha dichiarato: “Aveva una posizione distinta e ha chiesto un incontro con noi , e io sono fiduciosa visto che il Corano parla di rispetto delle donne e, a mio parere, dobbiamo arrivare a una formula comune, ma non voglio anticipare le cose.”

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