Forse le pressioni sono state molta, soprattutto dopo la rappresaglia di Gaza.
La Puma non vestirà più la Nazionale israeliana di calcio: l’azienda tedesca ha deciso di non rinnovare l’accordo di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a precisare che la decisione è dettata da logiche finanziarie e non è legata al conflitto nella Striscia di Gaza.
Tuttavia c’erano stati da tempo appelli al boicottaggio da parte di attivisti filopalestinesi che rimproveravano alla Puma di «fare affari negli insediamenti israeliani illegali, contrariamente a quanto stabilito dal diritto internazionale, e la totale noncuranza verso le famiglie palestinesi obbligate a lasciare le case con i loro bambini, a causa dell’occupazione israeliana».
Accuse che si erano fatte ancora più rumorose dopo l’avvio dell’offensiva e dei bombardamenti israeliana a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre.
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