La Lazio protesta sui social contro la Rai: "Any given tuesday... ", ecco cosa è successo

La protesta della Lazio contro la Rai: Ogni maledetto martedì, un tifoso della Lazio sa già che riceverà un attacco gratuito da parte del servizio pubblico. Belve o pavoni, avanti il prossimo. Noi siamo aquile e voliamo alto, sopra le vostre ossessioni".

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22 Marzo 2023 - 17.02


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La Lazio sbotta contro le prese in giro televisive e va all’attacco. Sui propri profili social, la società biancoceleste ha pubblicato un’immagine che recita così:

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”Ogni maledetto martedì, un tifoso della Lazio sa già che riceverà un attacco gratuito da parte del servizio pubblico. Belve o pavoni, avanti il prossimo…noi siamo aquile e voliamo alto, sopra le vostre ossessioni. Noi, manipolo di fratelli” afferma la società citando lo striscione della scenografia dei tifosi apparso in Curva Nord all’ultimo derby. Il riferimento è ad alcune dichiarazioni televisive dei giorni scorsi di Claudio Amendola e del comico Stefano Rapone, rispettivamente nel corso delle trasmissioni ‘Belve’ e ‘Stasera c’è Cattelan’.

Parlando del film del 2003 ‘Caterina va in città’, in cui l’attore aveva interpretato il ruolo di un fascista e tifoso della Lazio, Amendola ha sottolineato sarcasticamente che la parte è venuta bene “perché li conosco. Ho pensato a fa’ uno stronzo”, aggiungendo poi: “Non per il laziale ovviamente”. Quanto al comico Rapone, sotto accusa è la frase “La mamma del laziale è una sex worker”, nell’ambito di una gag sui cori da stadio ‘politicamente corretti’.

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A corredo del messaggio sui social, la società biancoceleste ha pubblicato una foto con la scritta ‘Any given tuesday’ che ritrae gli stessi Amendola e Rapone insieme ai conduttori dei due programmi, Francesca Fagnani e Alessandro Cattelan.

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