La Tam Tam Basket conquista lo 'ius soli' sportivo e Al Jazeera ci fa un documentario

La squadra di pallacanestro dei figli di migranti a Castel Volturno grazie a una deroga federale, potrà partecipare al campionato di eccellenza under 17:

La Tam Tam Basket conquista lo 'ius soli' sportivo e Al Jazeera ci fa un documentario
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22 Novembre 2021 - 17.06


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Una vittoria per lo sport e per affermare il diritto di chi è nato ed è cresciuto in Italia ad essere cittadino italiano e a poter fare sport senza subire discriminazioni.

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Non ha confini, la Tam Tam Basket, la squadra di pallacanestro dei figli di migranti a Castel Volturno. Non solo perché, grazie a una deroga federale, potrà finalmente partecipare al campionato di eccellenza under 17: ora, con sottotitoli in arabo, sarà pure un documentario di Al Jazeera. 

A ricostruire la vicenda dei ragazzi, nati in Italia, studenti in Italia ma non cittadini italiani, è stato un regista di fama internazionale e anima migrante. Si chiama Mohamed Kenawi, è originario dell’Egitto ma dal 2000 ha una vita in Italia, dove ha fondato la società Domino Film e tra una missione all’estero e l’altra è diventato anche fornitore Rai.

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“Se siamo nati qua per me siamo italiani” gli dice nel documentario uno dei talenti della Tam Tam: “Non è giusto che gli altri giocano e noi no”. La pensa allo stesso modo Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva, che sulla vicenda di Castel Volturno ricorda di essersi battuto per anni. Già nel 2017, ha scritto: “Quando l’allora governo di centrosinistra presieduto da Paolo Gentiloni, su impulso del Pd guidato da Matteo Renzi e del ministro dello Sport Luca Lotti, varò la ‘Norma Tam Tam‘ in Legge di bilancio per permettere a tutti i ragazzi immigrati nati in Italia, e che frequentano le scuole italiane, di poter fare sport a livello regionale al pari dei loro coetanei”.

La sua tesi è che da allora i due governi presieduti da Giuseppe Conte non abbiano fatto nulla e che per sbloccare la situazione ci sia voluto “il presidente cestista Draghi”, con un passato da liceale-giocatore e adesso “l’attenzione personale riservata alla vicenda”. Anzaldi è sostenitore dello “ius culturae” ed è convinto che la “Norma Tam Tam” debba diventare regola per tutte le competizioni. Ne parlerà domani, alla Leopolda, preso atto “dell’interessamento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, e della decisione del presidente della Federbasket, Gianni Petrucci”. L’occasione sarà un dibattito dal titolo ‘I diritti non sono un gioco, neanche nello sport: il caso della Tam Tam Basket di Castel Volturno’. A intervenire sarà anche Kenawi, il regista.

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