Marchisio a difesa della maestra licenziata: "Fare sesso non è reato, il revenge porn sì"
Il calciatore sulla questione della maestra licenziata per aver girato un filmino hard diffuso poi dall'ex contro la sua volontà

Claudio Marchisio
globalist
23 novembre 2020
A intervenire su Twitter sulla questione della maestra licenziata per aver girato un filmino hard diffuso poi dall'ex contro la sua volontà, e sul trattamento vergognoso che i giornali hanno riservato alla questione, trattando la donna da colpevole per il semplice fatto di avere una vita sessuale, è il calciatore Claudio Marchisio che su twitter scrive:
"Giusto per chiarire la questione: - "Il video hard della maestra" in realtà si chiama revenge porn. - Il revenge porn è un reato, oltre che una terribile violenza. - Fare sesso non è un reato (neanche per le maestre). Lei è innocente. Lui un criminale, oltre che uno stronzo".
"Giusto per chiarire la questione: - "Il video hard della maestra" in realtà si chiama revenge porn. - Il revenge porn è un reato, oltre che una terribile violenza. - Fare sesso non è un reato (neanche per le maestre). Lei è innocente. Lui un criminale, oltre che uno stronzo".
Giusto per chiarire la questione:
- "Il video hard della maestra" in realtà si chiama revenge porn.
- Il revenge porn è un reato, oltre che una terribile violenza.
- Fare sesso non è un reato (neanche per le maestre).
Lei è innocente. Lui un criminale, oltre che uno stronzo. pic.twitter.com/tpEMwJGGOe
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) November 23, 2020