Roma 2024, Coni e Malagò hanno un piano B
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Roma 2024, Coni e Malagò hanno un piano B

Anche Madrid si candidò senza l'appoggio del Comune: ecco come il comitato promotore vuole bypassare il no della Giunta Raggi

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò
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30 Settembre 2016 - 12.02


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Il Coni ha un piano B per portare le Olimpiadi a Roma nel 2024. E la nuova strategia passa senza il consenso della giunta Raggi. Del resto, esiste già un precedente: già in passato una città si candidò ai Giochi Olimpici senza l’appoggio del Comune. Nel 2009, come rivelato dal Corriere della Sera, Madrid lottò per la candidatura del 2016, solo con l’appoggio di Regione e Governo. Malagò quindi potrebbe bypassare il no della giunta Raggi e per farlo si affida al presidente del Cio, Thomas Bach, che martedì 4 ottobre sarà a Roma. Proprio Bach è da sempre uno dei più grandi sostenitori della candidatura della Capitale.

Scrive il Corriere della Sera: “Ecco gli atti del piano B. La prima mossa è dribblare la mozione dei Cinque Stelle approvata ieri. Siccome non è la giunta che dialoga e comunica con il Cio (Comitato olimpico internazionale), ma è il Coni a tenere i rapporti, istituzionali e diplomatici, il primo dribbling alla Messi viene facile. Un dribbling tattico anche: la candidatura di Roma è sostenuta da governo e Regione Lazio. Proprio ieri il Cio, con una nota sorprendente, ha sottolineato questo appoggio (senza dimenticare però l’avversione del Comune). Mai dimenticare che nel 2009 Madrid si è candidata ai Giochi 2016 presentando soltanto le garanzie di governo e regione. Poi fu battuta da Rio, ma partecipò fino all’ultimo alla corsa”.

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Sempre sul quotidiano si legge che un’altra mossa potrebbe essere il ricorso al Tar: “Più complicata la seconda mossa, che prevede il ricorso al Tar «per difetto di motivazioni». Al Coni non è andata giù la relazione della sindaca che faceva riferimento alle rinunce di Madrid, Amburgo, Boston, Dubai e San Diego «dove era visibile la scopiazzatura da Wikipedia». Un’équipe di avvocati di diritto sportivo internazionale sta studiando il ricorso nei minimi particolari”.

Dopo questa settimana, un altro appuntamento cruciale sarà il 7 dicembre 2016, quando l’esecutivo del Cio esaminerà la seconda parte del dossier olimpico. Il Coni e il Comitato promotore di Roma 2024, dunque, sembra che siano pronti a dare una nuova battaglia.

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