Oro a Elia Viviani che cade, si rialza e vince a Rio

Grandissima impresa di Elia Viviani che conquista una medaglia d'oro incredibile a 16 anni di distanza dall'ultimo titolo nel ciclismo su pista.

Elia Viviani
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15 Agosto 2016 - 23.28


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Nonostante una caduta nella corsa a punti, Elia Viviani ha resistito con una grandissima prova al ritorno di Cavendish e Hansen, giunti rispettivamente al secondo e terzo posto.
Storica vittoria di Elia Viviani nell’omnium all’Olimpiade di Rio de Janeiro. E questo nonostante la caduta con Glenn O’Shea. I due sono stati atterrati dalla bici a terra del coreano Sanghoon Park finito a terra a sua volta per un contatto con la ruota posteriore di Mark Cavendish. Il veronese e il l’australiano hanno cambiato le bici e sono ripartiti ma la corsa è stata neutralizzata per permettere di immobilizzare il coreano che è stato portato via in barella.

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Con un totale di 207 punti, il veronese ha preceduto il britannico Mark Cavendish, argento con 194, ed il danese e olimpionico uscente Lasse Norman Hansen, bronzo con 192. Viviani era settimo dopo lo scratch, quinto dopo l’inseguimento individuale, secondo dopo la corsa ad eliminazione, vinta dal veneto che su strada corre col Team Sky, in testa dopo il chilometro da fermo, ancora leader dopo il giro lanciato, il veronese ha compiuto il miracolo nella corsa a punti.

Dopo è stata la volta delle lacrime, dell’abbraccio a mamma Elena e a papà Renato in tribuna. L’Italia ora conta ben 23 medaglie (8-9-6). 

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L’Italia della pista non vinceva un titolo olimpico da Sydney2000, edizione in cui Antonella Bellutti si impose nella corsa a punti.

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