Una beffa cocente quella che l’azzurra Vanessa Ferrari ha subito oggi nella finale al corpo libero. Vanessa è stata bocciata da un regolamento discutibile, che premia la ginnasta con il miglior punteggio d’esecuzione senza contare il coefficiente di difficoltà. In pratica il quarto posto della nostra Ferrari, che avrebbe potuto tranquillamente aggiudicarsi un bronzo, entrando nella storia come prima ginnasta italiana a centrare la medaglia individuale, è arrivato nonostante il punteggio pari merito con la russa Mustafina.
Il risultato per le due è 14.900, con livello di difficoltà maggiore per la ginnasta bresciana: 6.200 contro 5.900. Ma il punteggio d’esecuzione superiore è della russa. 9.000 contro 8.700. Ecco così che Vanessa ha visto sfumare il terzo posto olimpico, che resta però vicinissimo. L’oro va alla Raisman (Usa) mentre l’argento della romena Ponor è un risultato prevedibile. Quello che ha sorpreso molti è stato il bronzo alla Mustafina, che partiva con l’ottavo punteggio di ammissione, anche se il suo corpo libero è stato davvero notevole, nella finale del concorso generale.
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