Nebulosa Ic 2220: sorprendente somiglianza con un antico vaso di ceramica

La nebulosa Ic 2220, simile a un 'Toby Jug', rivela la formazione stellare e interazione di una compagna sfortunata.

Nebulosa Ic 2220:  sorprendente somiglianza con un antico vaso di ceramica
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17 Luglio 2023 - 08.16


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Una straordinaria somiglianza con un antico vaso di ceramica, noto come ‘Toby Jug’, caratterizza la nebulosa Ic 2220. Situata a circa 1200 anni luce dalla Terra nella costellazione della Carena, questa scintillante nebulosa a riflessione è stata catturata dalle osservazioni del telescopio Gemini South, uno dei due strumenti dell’Osservatorio Internazionale Gemini, gestito da NoirLab.

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Ic 2220 presenta una struttura bipolare simmetrica e rara, costituita da gas e polveri cosmiche. Gli scienziati ritengono che si sia formata attraverso l’interazione di una stella gigante rossa, chiamata Hr 3126, che sta raggiungendo la fine del suo ciclo di vita, con una compagna che ha subito un destino avverso. Questo fenomeno ha suscitato grande interesse poiché fornisce un’opportunità unica per studiare l’evoluzione stellare.

Le giganti rosse si formano quando una stella esaurisce l’idrogeno nel suo nucleo e inizia a contrarsi, aumentando la temperatura interna e causando un rigonfiamento che può raggiungere fino a 400 volte la sua dimensione originale. Nonostante Hr 3126 sia relativamente giovane (circa 50 milioni di anni), ha una massa cinque volte superiore al Sole, il che le ha consentito di raggiungere rapidamente lo stadio di gigante rossa.

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Durante la fase di rigonfiamento, l’atmosfera di Hr 3126 si espande e si libera dei suoi strati esterni, rilasciando materia nello spazio circostante. Questo materiale ha formato la particolare struttura a forma di vaso che riflette la luce della stella. Studi precedenti hanno indicato la presenza di biossido di silicio come possibile composto chimico responsabile della riflessione della luce di Hr 3126.

Gli scienziati hanno ipotizzato l’esistenza di una compagna stellare che ha interagito con la gigante rossa, basandosi sull’osservazione di un disco di materiale estremamente compatto intorno alla stella. Questa scoperta suggerisce che i detriti della compagna sfortunata siano finiti nel disco e abbiano dato origine alla formazione della nebulosa Ic 2220.

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