A una distanza di quasi 21 milioni di anni luce dalla Terra, nella direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore, si trova la Galassia Girandola, uno degli oggetti celesti più fotografati durante le notti stellate.
All’interno di uno dei bracci galattici, un oggetto brilla con particolare intensità. Si tratta della supernova recentemente scoperta dall’astronomo giapponese Koichi Itagaki, che non è sfuggita all’occhio acuto del telescopio Gemini Nord alle Hawaii. Questa osservazione è particolarmente entusiasmante dopo sette mesi di interruzione delle attività a causa di un problema allo specchio primario del telescopio.
SN 2023ixf è la supernova più vicina scoperta negli ultimi cinque anni ed è la seconda ad apparire negli ultimi quindici all’interno della Galassia Girandola.
Gli astronomi ritengono che si tratti di una supernova di tipo II, che si verifica quando una stella, esaurito il proprio combustibile, collassa su se stessa e esplode. Questo fenomeno avviene in stelle con una massa compresa tra otto e cinquanta volte quella del nostro Sole. Durante l’esplosione, in soli dieci secondi, viene liberata la stessa energia che il Sole impiegherebbe dieci miliardi di anni a emettere durante la sua vita.
Con il supporto del telescopio gemello situato nell’emisfero meridionale (Gemini South) sulle Ande cilene, l’Osservatorio Gemini offre una copertura completa dei due emisferi celesti, utilizzando le tecnologie più avanzate per l’esplorazione dell’universo.
Nel corso dei prossimi mesi, il telescopio Gemini Nord continuerà ad osservare la supernova per studiarne l’evoluzione della luminosità e i cambiamenti nello spettro nel corso del tempo.
