Calenda accusa ancora il Pd e profetizza un governo breve: "Durerà al massimo 6 mesi"
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Calenda accusa ancora il Pd e profetizza un governo breve: "Durerà al massimo 6 mesi"

Calenda: "Il centrosinistra deve ringraziare Letta, che doveva scegliere tra agenda Draghi o comitato di liberazione nazionale con i 5 stelle. Ha provato a fare una cosa a metà. Una follia".

Calenda accusa ancora il Pd e profetizza un governo breve: "Durerà al massimo 6 mesi"
Carlo Calenda e Matteo Renzi
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28 Settembre 2022 - 10.08


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Carlo Calenda non è deluso dai risultati elettorali, nonostante la doppia cifra tanto agognata non sia stata raggiunta dall’alleanza Azione – Italia Viva. In un’intervista a La Stampa, l’ex Pd ha provato a guarda il bicchiere mezzo pieno. «Siamo l’unico caso nella storia italiana in cui un movimento politico nato in un mese ha preso quasi l’8%, 2 milioni e 200 mila voti» spiega. I flussi elettorali, dicono «che abbiamo sfondato in tutto il Centro-Nord e che siamo i più votati dai giovani».

Al 10%, «ci siamo andati vicino, finendo solo uno 0,3% dietro Forza Italia e solo un punto sotto la Lega, non so se mi spiego. Per Forza Italia è la fine di un percorso di 30 anni, per noi il debutto dopo 30 giorni – sottolinea -. E abbiamo preso un quarto dei voti da elettori che nel 2018 non avevano votato, recuperando un pezzo di astensione».

Per quanto riguarda il centrosinistra arrivato diviso al voto c’è da «ringraziare Letta, che doveva scegliere tra agenda Draghi o comitato di liberazione nazionale con i 5 stelle. Ha provato a fare una cosa a metà, mettere insieme l’agenda Draghi con l’agenda Fratoianni: una follia, come i numeri hanno dimostrato». Per Calenda il Pd «ormai è un partito in crisi irreversibile, non basterà cambiare il segretario».

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E c’è una destra «che non sarà capace di governare e che, secondo me, dura 4, massimo 6 mesi perché «è una coalizione super litigiosa, con una classe dirigente inesperta e incompetente». Infine, se sulla Costituzione Meloni «proporrà una bicamerale, sarà un dovere per tutti partecipare e discutere. Poi io sono contrario al presidenzialismo, perché nel caos di questi anni Mattarella è stato il solo che ha tenuto unito il Paese. Non possiamo avere in futuro istituzioni tutte divisive. Comunque, a occhio, non credo ci sarà il tempo di fare una riforma costituzionale». 

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