L'Aiea: "Rischio di disastro nucleare per i combattimenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia"

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi: "Sono estremamente preoccupato per il bombardamento di ieri"

L'Aiea: "Rischio di disastro nucleare per i combattimenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia"
Combattimenti vicino alla centrale di Zaporizhzhia
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6 Agosto 2022 - 22.40


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La situazione è gravissima perché un incidente nucleare avrebbe conseguenze gravissime per tutti. Oltre ai danni della guerra.

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 «Sono estremamente preoccupato per il bombardamento di ieri alla più grande centrale nucleare d’Europa, che sottolinea il rischio molto reale di un disastro nucleare che potrebbe minacciare la salute pubblica e l’ambiente in Ucraina e oltre». 

Così il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, a proposito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, che secondo l’operatore ucraino Energoatom è stata «gravemente danneggiata» dai raid di ieri, di cui Mosca e Kiev si accusano reciprocamente. 

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«L’Aiea ha ricevuto informazioni su questa grave situazione, l’ultima di una lunga serie di rapporti sempre più allarmanti da tutte le parti. Secondo l’Ucraina, non ci sono stati danni ai reattori stessi e nessun rilascio radiologico. Tuttavia, ci sono danni in altre parti del sito», sottolinea Grossi, affermando che «le azioni militari che mettano a repentaglio la sicurezza e l’incolumità della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono del tutto inaccettabili e devono essere evitate a tutti i costi».

Qualsiasi potenza di fuoco militare diretta verso o dalla struttura equivarrebbe a giocare con il fuoco, con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Rivolgo un appello con forza e urgenza a tutte le parti affinché esercitino la massima moderazione nelle vicinanze di questo importante impianto nucleare, con i suoi sei reattori. E condanno qualsiasi atto violento compiuto nella centrale nucleare di Zaporizhzhia o vicino alla centrale o contro il suo personale», afferma ancora Grossi. «Il personale ucraino che gestisce l’impianto sotto l’occupazione russa deve essere in grado di svolgere i propri compiti importanti senza minacce o pressioni che pregiudichino non solo la propria sicurezza ma anche quella dell’impianto stesso», prosegue il direttore generale dell’Aiea.

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