Casini contro il filo-putinismo di Berlusconi e Salvini: "Il fattore Z è un problema da risolvere se vogliono governare"
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Casini contro il filo-putinismo di Berlusconi e Salvini: "Il fattore Z è un problema da risolvere se vogliono governare"

Ne ha parlato senatore Pier Ferdinando Casini, ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai Tre.

Casini contro il filo-putinismo di Berlusconi e Salvini: "Il fattore Z è un problema da risolvere se vogliono governare"
Pierferdinando Casini
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22 Maggio 2022 - 16.19


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La verità è una: una parte significativa della politica italiana è legata mani e piedi a Putin e oggi assistiamo a ipocrisie e distinguo che vanno nella direzione desiderata dal Cremlino, ossia indebolire la riposta della Ue e dei singoli paesi all’invasione russa dell’Ucraina.

Ne ha parlato senatore Pier Ferdinando Casini, ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Rai Tre.
“Si è perso il senso pedagogico della politica. Tutti corriamo dietro a quello si presume voglia l’opinione pubblica. Nel gruppo di militanti filo-putinisti sono convinto ci sia gente a cui di Putin non importa niente… ma gli interessa pensare di essere sulla linea pacifista della gente che ha paura della guerra”.

Ha poi aggiunto: il cosiddetto «fattore Z» rappresenta «un problema in particolare nel centrodestra. C’è il tema di Salvini, di Berlusconi. Il Berlusconi pubblico e quello privato. Il Berlusconi privato è quello che abbiamo visto in pizzeria sabato, il Berlusconi pubblico ha fatto delle affermazioni ineccepibili che condivido, affermazioni filo-atlantiche di condanna di Putin: forse probabilmente ha il problema di recidere qualche elemento sentimentale nel suo rapporto con Putin»

«Non penso che il centrodestra possa credibilmente proporsi alla guida del paese se non ha sciolto questo nodo. E’ una questione di scelte di campo. Ho apprezzato che la Meloni, ad esempio, abbia dimostrato una postura di aiuto al governo: non si tratta di aiutare Draghi ma di aiutare se stessa e l’Italia», ha osservato il senatore.

E infine: “Dopo il conflitto in Ucraina «non si tornerà indietro, questa cosa è talmente terribile che fa tornare le lancette della storia alla guerra fredda. Questo determina nella politica italiana delle divisioni che rischiano di pesare»,

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