Via Crucis con la croce portata da russi e ucraini: l'ambasciata di Kiev contesta la scelta del Papa

L'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa

Via Crucis con la croce portata da russi e ucraini: l'ambasciata di Kiev contesta la scelta del Papa
Andrii Yurash ambasciatore ucraino presso la Santa Sede e Francesco
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12 Aprile 2022 - 17.23


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C’è l’odio della guerra e – purtroppo – è comprensibile. Ma la via Crucis non può essere letta in chiave politica visto che la scelta è stata quella di gettare un ponte di pace tra due popoli ora in guerra ma che dovranno assolutamente trovare una via di convivenza.

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L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa.

“L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede – twitta l’ambasciatore Andrii Yurash – capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo

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“. “Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”, aggiunge.

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