Covid, Massimo Galli: "Riaprire tutto ma il green pass non va eliminato"

L'ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, commenta gli annunci del premier Mario Draghi a Firenze che ha parlato, tra l'altro, dell'intenzione di "non prorogare lo stato di emergenza

Covid, Massimo Galli: "Riaprire tutto ma il green pass non va eliminato"
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23 Febbraio 2022 - 19.35


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Covid, riaprire il paese sì ma senza dimenticare che il Covid non è stato debellato e i vaccini danno risposte parziali. Almeno per ora. “Sono assolutamente del parere che si debba riaprire tutto quello che si può aprire nel Paese. Ma se questo comprende anche l’eliminazione del Green pass, seppure graduale, non sono per nulla d’accordo e non so quando potrò esserlo. Sono convinto che non sia un messaggio corretto da dare in questo momento e può essere utile solo a tenere insieme una traballante maggioranza” di governo”.

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Così Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, commentando gli annunci del premier Mario Draghi a Firenze che ha parlato, tra l’altro, dell’intenzione di “non prorogare lo stato di emergenza e la graduale eliminazione dell’obbligo di Green pass partendo dalle attività all’aperto”.

Per Galli “non c’è nessuna contraddizione tra il mantenimento del Green pass e le aperture. Il mantenimento del Green pass è una garanzia. Non conosco nel dettaglio le parole del premier ma francamente messaggi di sospensione del certificato verde, per quanto graduali (e non mi è chiaro cosa significhi) sono quasi una sollecitazione a far in modo che i molti che devono fare la terza dose non la facciano e che non si proceda alla vaccinazione dei non vaccinati tra i più piccoli. E questo non va bene”, dice Galli L’eliminazione delle zone a colori? “Francamente non hanno una rilevanza in questa situazione. Noi dobbiamo riaprire il Paese, ma con il Green pass e continuare a vaccinare”, conclude.

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