Il capo di BioNTech, Ugur Sahin è ottimista: "Non ho paura della situazione. Mi aspettavo che arrivasse Omicron"

La sua calma fa contrasto all’allarme generato dal diretto competitor. Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, in un’intervista al Financial Times aveva dichiarato che i vaccini risultano meno efficaci contro Omicron.

Il capo di BioNTech, Ugur Sahin  è ottimista: "Non ho paura della situazione. Mi aspettavo che arrivasse Omicron"
Ugur Sahin
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2 Dicembre 2021 - 14.59


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Il capo di BioNTech, l’azienda che ha inventato il primo vaccino efficace contro il virus, non percepisce la questione Omicron come allarmante mostrando ottimismo: “Personalmente non ho paura della situazione. Ci aspettavamo che arrivasse una variante del genere”, ha dichiarato in un’intervista a The Economist.

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La sua calma fa da contraccolpo all’allarme generato dal diretto competitor nella produzione dei vaccini Covid. Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, in un’intervista al Financial Times aveva dichiarato che i vaccini risultano molto meno efficaci contro Omicron.

L’allerta sulla variante era stata lanciata anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, che aveva classificato questa mutazione come “preoccupante”.

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Sahin non ignora il problema, ma lo affronta con rassicurante ottimismo. Se anche Omicron dovesse superare la risposta anticorpale, spiega, una seconda protezione è offerta dalle cellule T. A suo parere, le persone vaccinate dovrebbero ammalarsi solo lievemente se infettate con Omicron e importante è non saltare i richiami, compresa la terza dose.

Resta l’incognita se i vaccini andranno continuamente aggiornati sulle varianti, come nel caso del vaccino influenzale. Non c’è motivo di pensare che il virus smetterà di mutare, sostiene Sahin, pertanto è probabile che il vaccino dovrà essere aggiornato ogni anno o due e che le persone dovranno essere rivaccinate regolarmente.

Sulla stessa linea, un’intervista rilasciata alla Bbc dall’ad di Pfizer. È probabile che ci sarà bisogno di vaccinazioni annuali contro il Covid per molti anni a venire, ha detto l’amministratore delegato Albert Bourla, spiegando che sarebbe necessario per mantenere un “livello di protezione molto elevato”.

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Bourla, che ha parlato con la Bbc prima dell’emergere della variante Omicron, ha affermato che Pfizer aveva già realizzato vaccini aggiornati in risposta alle varianti Beta e Delta, ma che non erano stati necessari. E l’azienda ora sta lavorando a un vaccino aggiornato in risposta alla variante Omicron che potrebbe essere pronto in 100 giorni. Dopo Omicron potrebbe esserci Pi. E le nuove varianti non saranno necessariamente più deboli.

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