L'ira dei rianimatori contro i no vax: "Stufi di rischiare la vita, serve l'obbligo vaccinale"

Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani: "C'è una fetta di popolazione non vaccinata che impatta sugli ospedali creando difficoltà a tutti"

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16 Novembre 2021 - 15.54


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Fanatici, esaltati: hanno stufato: gli anestesisti, in questo avvio di quarta ondata pandemica, “sono stufi di dover rischiare in prospettiva, anche se ad oggi la situazione non è da allarme rosso in Italia. Non ne possiamo più, con l’avvicinarsi dell’inverno, di rischiare di nuovo di tornare nella bolgia dei ricoveri. Convincere lo zoccolo duro dei no vax a immunizzarsi con la persuasione è ormai, evidentemente, impossibile. Il Governo deve prendersi la responsabilità di introdurre l’obbligo vaccinale” contro Covid-19.

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Lo ha detto Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac).

“Come professionisti – spiega – speravamo in un successo ancora maggiore della campagna vaccinale basata sulla persuasione. A questo punto, però, chiediamo alla politica un passo avanti. C’è ancora una fetta di popolazione non vaccinata che impatta sugli ospedali creando difficoltà a tutti. E che avrà un peso anche nella somministrazione dei richiami, se ci sono ancora prime dosi da somministrare. L’obbligo diventa l’unica strada percorribile”.

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