Nuova mutazione della variante Delta scoperta in Uk: potrebbe essere il 10% più contagiosa

Si tratta di una subvariante indicata con la sigla AY.4.2: test in corso per capire il livello di trasmissibilità, ma gli esperti rassicurano

Variante AY.4.2
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20 Ottobre 2021 - 10.49


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Una nuova variante si affaccia nel già affollato panorama delle mutazioni del Sars-Cov 2.
Delta è ancora la variante dominante del Regno Unito, ma gli ultimi dati ufficiali indicano che il 6% dei casi di Covid che sono stati sequenziati sono geneticamente di un nuovo tipo. Si tratta di una subvariante che viene indicata con la sigla AY.4.2, “discendente” della variante Delta di Sars-CoV-2 e nuova sorvegliata speciale degli scienziati d’oltremanica.
Alcuni la chiamano Delta Plus (epiteto che era stato attribuito anche ad AY.1, uno dei 3 sottolignaggi di Delta già esistenti e catalogati). Secondo quanto riportano i media britannici, questa subvariante sembra contenere mutazioni che potrebbero dare vantaggi alla sopravvivenza del virus. In questo momento, riporta la Bbc online, sono in corso test per capire quanto possa effettivamente rappresentare una minaccia il nuovo mutante intercettato.
Al momento gli esperti ritengono improbabile che la AY.4.2 possa diventare dominante o sfuggire ai vaccini attuali, diventando fonte di reale preoccupazione. Sono infatti migliaia le mutazioni di Covid in circolazione nel mondo. Gli esperti hanno identificato AY.4.2 nel luglio 2021.
La Delta originale era stata classificata da pochi mesi, nel maggio 2021, come variante preoccupante in Gb, quando aveva superato la Alfa. Poi è arrivata AY.4.2: questo sottolignaggio di Delta è andato aumentando lentamente da allora.
Include alcune nuove mutazioni che colpiscono la proteina Spike, che il virus usa per penetrare nelle cellule. Finora, viene precisato, non c’è indicazione che sia notevolmente più trasmissibile ma è qualcosa che si sta studiando.
″È potenzialmente un ceppo leggermente più infettivo – ha evidenziato Francois Balloux, direttore del Genetics Institute dell’University College London, citato dalla Bbc – Non è niente in confronto a quello che abbiamo visto con Alfa e Delta, che avevano qualcosa come il 50-60% in più di trasmissibilità. Ma è attualmente in fase di indagine. Ed è probabile che sia fino al 10% più trasmissibile. Direi di aspettare e vedere. Niente panico”. Alcuni casi di AY.4.2 sono stati identificati anche negli Stati Uniti. Ce ne sono stati alcuni in Danimarca, ma da allora le nuove infezioni sono diminuite.

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