Burioni: "Sui posti a tavola discussione importante ma surreale"

Il docente all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: "Nessuno parla della cosa più importante, se si è vaccinati o no"

Roberto Burioni
Roberto Burioni
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

3 Giugno 2021 - 15.18


ATF AMP

Il virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha definito “discussione importante, ma condotta in modo surreale” il dibattito protagonista oggi di un tavolo tecnico e del confronto tra Governo e Regioni.
In un intervento sul sito ‘MedicalFacts’ da lui fondato, lo scienziato ha fatto notare infatti che “nessuno, né le istituzioni, e sorprendentemente neanche le associazioni dei ristoratori, ha tirato in ballo l’elemento più importante dal punto di vista sanitario: chi si siede a tavola è vaccinato o non è vaccinato?”.
“La discussione attuale sul numero di posti che dovrebbero essere concessi ai ristoratori in ogni tavolata per riaprire i ristoranti in sicurezza” in era Covid “è importante”, ha scritto Burioni, perché “se è vero che decisioni troppo permissive potrebbero portare a dei pericoli sanitari, è altrettanto vero che decisioni inutilmente severe causerebbero un ulteriore danno economico del tutto evitabile a un settore che è già stato colpito in maniera terribile dagli eventi degli ultimi 15 mesi. Tuttavia, trovo questa discussione condotta in maniera del tutto surreale”, non considerando appunto il fattore chiave.
“Perché”, ed “è bene dirlo, in quanto questa è la realtà scientifica indiscutibile e innegabile – puntualizza il virologo – se a tavola ci sono vaccinati è un conto, se ci sono persone non vaccinate è un altro. Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di cominciare a discuterne seriamente”.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version