Pfizer sta sperimentando una pillola anti-Covid che blocca l'azione del virus

Il direttore medico dell'azienda per l'Italia: "Potrebbe essere disponibile già a partire dal 2022". E su i brevetti: "Si rischia discontinuità nella fornitura delle dosi e un calo nella qualità dei farmaci"

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11 Maggio 2021 - 10.23


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Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia ha affermato che l’azienda farmaceutica è in una fase sperimentale per la produzione di una pillola anti-Covid che dovrebbe riuscire a bloccare il virus.
“I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo – ha spiegato – l’ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022”.

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Senza brevetti a rischio la qualità dei vaccini
Il direttore medico dell’azienda farmaceutica ha poi commentato la possibilità di sospendere i brevetti per la produzione dei farmaci anti-coronavirus: “Si rischia discontinuità nella fornitura delle dosi necessarie a combattere la pandemia – ha spiegato – e un calo nella qualità dei farmaci, per efficacia e sicurezza”. Sull’efficacia dei preparati contro le varianti ha aggiunto: “I dati dimostrano che i farmaci disponibili sono validi e funzionano”.

Tra 4 settimane la risposta dell’Ema sulla somministrazione agli adolescenti
“Lo scorso 30 aprile abbiamo inviato la richiesta all’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) per somministrare il nostro vaccino anche alla fascia d’eta’ 12-15 anni. Stiamo aspettando i risultati, dovrebbero arrivare tra quattro settimane” ha detto Valentina Marino. Al momento in Italia il farmaco Pfizer-BioNtech può essere inoculato dai 16 anni in su. “A marzo sono partite anche le sperimentazioni sulle età comprese tra i sei mesi e gli undici anni – ha continuato – dovremmo arrivare all’autorizzazione tra settembre e novembre”.

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Temperature di conservazione alzate fino a 2-8 gradi
Sulle temperature di conservazione del vaccino, Marino ha spiegato che “possono essere alzate fino a 2-8 gradi per un mese dopo che il farmaco è stato tirato fuori dal box frigorifero in cui viene inviato alle strutture sanitarie”. “Abbiamo inviato richiesta di poter dare il via libera a questa modalità all’autorità regolatoria”.

L’incidente di Massa
Commentando il caso di una ragazza 23enne a cui, all’ospedale Noa di Massa, sono state somministrate per errore sei dosi di vaccino Pfizer, Marino ha detto: “Non sappiamo cosa succederà perché non sono mai stati rilevati episodi analoghi. Al momento sta bene, verrà monitorata dai medici. Non dovrebbe succedere nulla di grave”.

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