Crisanti indagato per aver diffamato la sanità veneta: criticò l'uso dei test rapidi

La procura di Padova ha aperto un fascicolo per diffamazione. L'azienda regionale accusa: "Ci scredita"

Andrea Crisanti
Andrea Crisanti
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29 Aprile 2021 - 10.36


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Il suo tira e molla con Zaia per i contrasti sulla sanità veneta ci ha insegnato che poi aveva rgione lui su tutto il fronte.

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Nonostante questo, il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid – in particolare l’uso generalizzato dei test rapidi – avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta.

Il fascicolo è stato aperto all’inizio di marzo, e vede i magistrati procedere per l’ipotesi di diffamazione.

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A presentare l’esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo. Crisanti, direttore del’istituto di microbiologia dell’Università di Padova, è un dipendente della sanità del Veneto.

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