Crisanti: "Senza controllo delle varianti rischiamo 40 mila contagiati al giorno a marzo"

Il virologo dell'Università di Padova: "Se ci sono zone con la variante brasiliana va bloccato tutto. Le zone rosse non bastano se ci sono focolai con la variante brasiliana o sudafricana"

Crisanti
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17 Febbraio 2021 - 17.37


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Andrea Crisanti lancia l’allarme, che rimarrà molto probabilmente inascoltato: “Avanti con le zone gialle e potremmo arrivare a 40mila casi di Covid al giorno a metà marzo”. 
“Perché si parla di lockdown in Italia? Credo sia dovuto ad ultima analisi Iss sulla variante inglese: su 100 casi, 18 sono stato infettati dalla variante inglese. E questa non è una buona notizia, perché questa variante ha una capacità di trasmissione molto potente. Se mi aspetto un aumento dei contagiati? Sì, nelle prossime due o tre settimane. L’allarme degli scienziati è dovuto a questa situazione. Prima di Natale, da noi la variante inglese era un elemento occasionale. Se si continua con le zone gialle e si fanno addirittura bianche, senza adottare misure di contenimento, potremmo tranquillamente arrivare a 30/40mila casi entro metà marzo. Dobbiamo fare si che questo non accada, bisogna anticipare il virus”, afferma a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio1.
“Se ci sono zone con la variante brasiliana va bloccato tutto. Le zone rosse non bastano se ci sono focolai con la variante brasiliana o sudafricana: se si diffondono queste varianti, abbiamo eliminato l’arma del vaccino. Serve una strategia di medio contenimento con zone arancioni e zone rosse, ma se c’è la variante brasiliana bisogna bloccare tutto. In Italia ci sono un paio di focolai, in Umbria e in Abruzzo, in questo casi bisogna chiudere tutto, fare un lockdown chirurgico”.

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