Piero Angela: "Io mi vaccinerò e vi spiego perché è sicuro"

Il divulgatore scientifico più amato dagli italiani ha 92 anni: "Dopo medici e infermieri dovrebbe toccare ai vecchietti, io e mia moglie ci vaccineremo contro il Covid"

Piero Angela
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18 Dicembre 2020 - 08.23


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Per gli italiani il divulgatore scientifico Piero Angela è da decenni un punto di riferimento importante. Sa come spiegare in termini semplici concetti complessi. Lo fa anche nell’intervista di oggi pubblicata da Repubblica. 

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“Farò il vaccino. Io mi fido” spiega. “Dopo medici e infermieri dovrebbe toccare ai vecchietti, categoria nella quale rientriamo io e mia moglie. Ci vaccineremo appena possibile, sperando che funzioni”. La sicurezza dei vaccini, in primis di quello Pfizer, il primo che entrerà in azione, non è in dubbio. Il tema è tornato di stretta attualità dopo le gravi reazioni allergiche segnalate negli Stati Uniti d’America. “Sono stati realizzati da case farmaceutiche importanti, che hanno realizzato in passato medicine utilissime nel curare le malattie. È vero che business is business, ma non si esporrebbero mai al rischio di risarcimenti miliardari in caso di reazioni avverse molto gravi” dice con il realismo di chi ne sa. 

“Inoltre, i vaccini saranno approvati dalle agenzie del farmaco, prima fra tutte l’americana Food and drug administration, una istituzione molto seria che non dà il via libera a un medicinale senza avere prove solidissime della sua efficacia”.

Piero Angela spiega anche perché dal suo punto di vista dovrebbero vaccinarsi tutti, non sol le categorie a rischio. C’entra la contagiosità del Sars-CoV-2. “Abbiamo ormai capito che il coronavirus è estremamente contagioso: appena si abbassa la guardia il contagio nella popolazione torna ad aumentare. Perché questo meccanismo si arresti è necessario raggiungere l’immunità di gregge, con il 70% delle persone refrattarie al virus. Ecco perché tutti dovrebbero vaccinarsi”.

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A chi ha paura del vaccino dice: “Capisco la loro paura, ma penso che dovrebbero temere più la malattia che il vaccino. Lo dicono i numeri: 60mila morti. L’alternativa è non vaccinarsi e lasciare che il virus circoli sempre più, aumentando la sua forza e quindi anche il rischio di ammalarsi”.

E cos’è questa storia – circolata molto online e non solo – che il vaccino potrebbe modificare il Dna delle persone? Le cose non stanno così: “Forse mescolano informazioni molto diverse. Esiste la tecnica Crispr, premiata quest’anno anche con il Nobel, che sfruttando un meccanismo batterico, taglia e incolla sequenze di codice genetico. Ma il vaccino basato sul Rna è una cosa totalmente diversa e gli esperti sanno benissimo come manipolare queste molecole”.

“Il Parlamento ci ha confortato nella decisione di cominciare la vaccinazione dal personale sanitario, sociosanitario, e dal personale e dagli ospiti delle residenze per anziani” e “anche nei giorno simbolico” del vaccine Day europeo, il 27 dicembre, “cominceremo con queste categorie”, lo ha detto ieri il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri in conferenza stampa, annunciando: “Stiamo lavorando perché, con una complicata organizzazione logistica, possa esserci un inizio nella somministrazione del vaccino in tutte le regioni italiane, un inizio simultaneo”.

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Però “i primi italiani a vaccinarsi saranno i medici, il personale che lavora negli ospedali, personale e ospiti nelle rsa. E’ la scelta più giusta e coerente con la storia triste di questa emergenza. Sono le persone che hanno una maggiore esposizione al contagio. Sono in arrivo i primi milioni di siringhe per il vaccino per il Covid-19 che serviranno sia per la somministrazione che per la diluizione, serviranno da subito, dal 27 dicembre”.

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