Il virologo Clementi: "No allo sci fino al 7 gennaio, ma in Europa servirebbe omogeneità"

Il professore del San Raffaele: "Dopo le vacanze non ci sarebbe la calca e le imprese potrebbero riprendere. Austria e Svizzera hanno comportamenti schizofrenici"

Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano
Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano
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28 Novembre 2020 - 18.04


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“Ci vorrebbe un’omogeneità di comportamenti in Europa soprattutto sul tema vacanze sulla neve: si può rinviare tutti al 7 gennaio, sarebbe una via di mezzo abbastanza accettabile. Penalizza sicuramente le vacanze natalizie, ma lascia uno spazio di ripresa per le strutture turistiche e non genera quella calca che potrebbe essere fattore di diffusione dell’infezione”.
Lo ha ribadito il virologo Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Irccs ospedale San Raffaele.
“Se non facciamo errori, i contagi da coronavirus Sars-CoV-2 dovrebbero scendere. Ma non dipende solo da noi – rimarca – visti i comportamenti di alcuni Paesi vicini. Penso all’Austria che ha avuto una condotta un po’ schizofrenica: prima chiudeva tutto perché aveva paura degli altri e adesso apre allo sci e resiste su questo punto perché chiede soldi all’Ue per tenere chiuso. E non parliamo della Svizzera. Questo va bene fino a un certo punto, perché siamo inseriti in un sistema. Poi ovviamente speriamo di non metterci anche noi la nostra parte”.

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