L'immunologa Viola: "Quando sarà approvato, il vaccino sarà sicuro"
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L'immunologa Viola: "Quando sarà approvato, il vaccino sarà sicuro"

Antonella Viola spiega come nessun vaccino verrà messo in commercio se non si conoscono i suoi effetti collaterali: "A gennaio arriva quello della Pfizer"

L'immunologa Antonella Viola
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26 Novembre 2020 - 10.01


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L’immunologa Antonella Viola si è espressa sulla qualità del vaccino che arriverà nel 2021 in Italia.
Nei giorni scorsi, si era parlato dell’impossibilità di sapere quali potrebbero essere gli effetti collaterali di qui a dieci anni, ma la dottoressa tranquillizza tutti: “Nessun vaccino viene messo in commercio sapendo quali saranno gli effetti a 10 anni. Non succede mai. Non succede neanche per i farmaci. Nulla verrebbe approvato, se fosse così. Ma una cosa è certa. Questo non è un vaccino che ha caratteristiche tali da far pensare ad effetti a lungo termine. Se mi chiede da un punto di vista scientifico se i due vaccini Moderna e Pfizer (i primi ad essere approvati) hanno caratteristiche tali da farci pensare ad effetti collaterali a lungo termine, la mia risposta è no. Se poi mi dice se tra venti anni a una persona vaccinata gli verrà l’orticaria, io non glielo posso dire, ma vale per tutto. Noi non abbiamo visto i dati, ma ci fidiamo di quello che hanno detto. Solo una piccola percentuale di persone vaccinate manifestano dolore nel sito di iniezione, mal di testa, qualche linee di febbre. Niente di più di questo”.Sulla formazione del nuovo vaccino: “Sono composti da lipidi, grassi, che sono gli stessi costituenti delle nostre cellule, che inglobano all’interno un pezzettino di Rna messaggero. Non si possono immaginare scenari strani, perché non stiamo facendo mutazioni nel Dna. Stiamo parlando del vaccino più semplice, meno invasivo, che si possa immaginare”.
Sugli sviluppi per il vaccino, Viola dice: “E’ un tipo di vaccinazione studiata da molto tempo, anche se mai utilizzata nell’uomo, perché si cercava il vaccino anticancro: aprirà molto anche in quella direzione”.
Sulla distribuzione del vaccino: “Dipenderà dai dati. Se le cose andassero come devono andare, sulla base dei dati si andrà a vedere l’efficacia sulle varie fasce di età e si vaccinerà chi deve essere vaccinato con un tipo di vaccino e chi con un altro tipo. Finché non avremo tutti vaccinati non staremo tranquilli, questo è certo. Ma in realtà anche questo non lo sappiamo. Perché dipende dai dati che sono stati raccolti. Abbiamo bisogno di avere un 60/70% di vaccinati per raggiungere l’immunità di gregge. Il Governo decida cosa fare per arrivare a questa strategia”.
Poi conclude: “All’inizio arriverà quello della Pfizer, già a Gennaio. Moderna, invece, è finanziato dagli Stati Uniti quindi la prima produzione di dosi andrà negli Stati Uniti. In questi giorni l’Europa sta trattando con Moderna per assicurarsi un tot di dosi, ma non sarà in tempi rapidi. Poi probabilmente, se verrà approvato Astrazeneca, arriverà anche quello. Ci libereremo del Covid in estate: perché il vaccino comincerà ad essere distribuito a buona parte della popolazione e perché con l’estate ci sarà anche un effetto della stagione, come abbiamo già sperimentato. Se riusciamo ad arrivare all’estate tutti vaccinati, per settembre siamo a posto”.

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