L'immunologa Viola smentisce le voci di queste ore: "Nessuna prova che il covid fosse in Italia da settembre 2019"

Lo chiarisce l'immunologa dell'Università di Padova Antonella Viola in un post su Facebook commentato la ricerca dell'Istituto tumori di Milano, dell'università Statale e dell'Università di Siena

Immunologa Viola
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16 Novembre 2020 - 10.10


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Secondo l’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola la ricerca dell’Istituto tumori di Milano, dell’università Statale e dell’Università di Siena che ha scoperto anticorpi legati al Covid già a settembre 2019 nei campioni di sangue di diversi asintomatici non ha vere e proprie prove: “Non c’è nessuna prova che il coronavirus fosse presente in Italia già a settembre 2019”. 
“Lo studio di cui hanno tanto (e a torto) scritto e parlato i giornalisti non dimostra che il Sars-Cov-2 fosse in Italia prima del 2020. Non lo fa per diverse ragioni (di metodo scientifico) – chiarisce l’immunologa – Il test usato per individuare gli anticorpi nei pazienti è fatto in casa e non validato. Più test validati si dovrebbero usare. La percentuale di persone con anticorpi che riconoscono Sars-Cov-2 è compatibile con la cross-reattività verso altri coronavirus già ampiamente riportata in letteratura. Gli stessi dati sono stati interpretati nel resto del mondo per parlare di immunità data dai virus del raffreddore; il test di neutralizzazione per verificare che gli anticorpi sono davvero in grado di legare e bloccare Sars-CoV-2 non ha funzionato. Manca – conclude Viola – il controllo negativo: cioè pazienti del 2017-2018 che certamente non possono essere stati infettati”.

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