Ippolito (Spallanzani): "Serve uno Stato forte che metta l'epidemia e la salute al centro"

Il direttore scientifico dell'Istituto per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Irccs di Roma: "Non si può giocare con le epidemie, bisogna prepararsi. E questo significa fare ricerca sulla preparazione"

Covid
Covid
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

20 Agosto 2020 - 16.05


ATF AMP

“All’inizio non ci aspettavamo tanti morti, soprattutto nei Paesi occidentali. Questa è la dimostrazione lampante che non si può giocare con le epidemie, bisogna prepararsi. E questo significa fare ricerca sulla preparazione, avere autorità sanitarie che investono in preparazione”.

Top Right AMP

Così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Irccs di Roma, intervenendo all’incontro dal titolo ‘Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla. Dialogo sulla ripartenza’ che si è svolto oggi nell’ambito del 41esimo Meeting di Rimini, in programma al Palacongressi della Fiera fino al 23 agosto.

“Spesso si è preparati a chiacchiere – ha proseguito Ippolito – senza avere strutture dove vengono mantenuti i dispositivi di protezione, senza adeguata scorta di dispositivi, senza che si preveda il tipo di approvvigionamento”.
Quindi non saremo mai pronti ad affrontare queste emergenze “senza una ricerca sistematica su questi temi- ha sottolineato ancora- senza investimenti su strutture nazionali e modelli nazionali in grado di mettere a punto, per esempio, un vaccino, un anticorpo, invece di aspettare gli americani che poi bloccano la disponibilità per il loro Paese oppure sperando di farli produrre in Cina a basso costo”.
Secondo Ippolito c’èquindi la necessità “di un modello nazionale, con una forte guida e uno Stato forte, che metta l’epidemia e la salute al centro. Senza tutto questo non c’e’ futuro. Passeremo questa, ma un’altra pandemia arriverà, no so quando, ma arriverà”, ha concluso.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version