Tra coloro che stanno guarendo dal Covid solo il 3% dei casi è infettivo
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Tra coloro che stanno guarendo dal Covid solo il 3% dei casi è infettivo

La ricerca ha dimostrato che nella fase di superamento della malattia da parte di una persona, il Covid-19 è in grado di infettare solo in pochi casi

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23 Giugno 2020 - 11.33


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Un nuovo studio evidenzia come il covid-19, nella fase di superamento della malattia da parte di una persona, è in grado di infettare solo in pochi casi. La ricerca è stata presentato ieri in una conferenza a Palazzo Lombardia, dal responsabile di virologia dell’IRCSS San Matteo di Pavia, Fabio Baldanti. Il lavoro è stato portato avanti assieme all’Istituto zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna, all’Ospedale civile di Piacenza, all’ospedale universitario Le Scotte di Siena e al Policlinico di Milano.

“Abbiamo preso – sottolinea Baldanti – i campioni di 280 pazienti, soggetti clinicamente guariti che avevano cariche basse. I campioni sono stati messi in coltura e il segnale di sopravvivenza del virus, cioè di infettività, era meno del 3%. Questo significa che in fase di risoluzione della sintomatologia il virus è principalmente non infettante”. In sostanza “solo il 3% dei 280 pazienti ha avuto la possibilità di infettare”.

All’evento è intervenuto anche il direttore della Fondazione Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, spiegando: “I tamponi che facciamo ora hanno una quantità virale così bassa, che il virus è incapace di infettare le cellule”. Per il professore “non basta più dire tampone positivo, ora è il momento di dire quanto positivo. Si parla di tamponi positivi con una carica virale bassissima che puo’ benissimo non essere contagiosa”. 

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