I cani possono fiutare la presenza del Covid-19 nell'uomo? Parte la sperimentazione
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I cani possono fiutare la presenza del Covid-19 nell'uomo? Parte la sperimentazione

Il governo britannico ha finanziato con 500 mila sterline un progetto dela London School of Hygiene & Tropical Medicine. I cani già riescono a fiutare alcuni tumori e il parkinson

Medical Detection Dogs (Mdd)
Medical Detection Dogs (Mdd)
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16 Maggio 2020 - 12.42


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Realtà o fantasia? A quanto pare sembra vero e, se funzionasse, sarebbe una sorta di ‘manna’ in attesa del vaccino e delle cure: nel Regno Unito è iniziata la sperimentazione che vede alcuni cani impegnati a fiutare la presenza del coronavirus nell’uomo.
 La prima fase di questo progetto, che è stata finanziata dal governo con 500 mila sterline sarà guidata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, insieme all’ente benefico e alla Durham University.
Lord Bethell, ministro dell’Innovazione, spera che i cani possano fornire “risultati rapidi”.
Del resto altri casi appositamente addestrati sono riusciti a rilevare gli odori di alcuni tumori, della malaria e del morbo di Parkinson.
La sperimentazione verificherà se i “cani Covid” –  composti da Labrador e Cocker spaniel –  possano individuare il virus nell’uomo da campioni da annusare prima che compaiano i sintomi. 
Se la cosa funzionasse Labrador e Cocker spaniel potrebbero esaminare fino a 250 persone all’ora.
In più di 10 anni di esperienza, le ricerche raccolte dal Medical Detection Dogs (Mdd) hanno dimostrato che i cani possono essere addestrati a fiutare l’odore di una malattia anche con segnali mimini.

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