Zaia si unisce ai complottisti: "Se Covid-19 perde forza vuol dire che è artificiale"
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Zaia si unisce ai complottisti: "Se Covid-19 perde forza vuol dire che è artificiale"

Nononstante l'intero mondo della scienza abbia detto per lungo e per largo che il coronavirus non è un prodotto di laboratorio ma naturale il presidente del Veneto rilancia la bufala

Il presidente del Veneto Luca Zaia
Il presidente del Veneto Luca Zaia
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9 Maggio 2020 - 14.23


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Tutti gli scienziati hanno parlato e tutte le ricerhce sono state non chiare, ma chiarissime. Ma dopo che Trump (tra l’altro smentito dalla sua intelligence) ha parlato del laboratorio di Wuhan il complottismo latente si è scatenato.

E dopo le figuracce di Salvini e Giorgia Meloni al tempo del famoso vecchio video di Leonardo, ora buon ultimo nella schierda dei complottisti senza prove si è unito Luca Zaia che pure, grazie alle consulenze di Cristanti, è tra i presidenti di regioni che sono meglio usciti dalla prima fase della pandemia.
Secondo Luca Zaia “se il coronavirus perde forza vuol dire che è artificiale”. Così il governatore del Veneto ha risposto a una domanda sulla possibilità che il Covid possa perdere forza con le mutazioni subite in questi mesi. 

“Sarà la temperatura, sarà che il virus si è spompato, magari se ne andrà definitivamente e così non avremo la recidiva autunnale”, ha aggiunto, definendo la sua una “opinione personale” e non “quella di uno scienziato”.

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Votare a luglio L’indicazione di votare a luglio ha detto Zaia:  “condivisa dagli altri governatori all’unanimità. Abbiamo anche presentato un emendamento che va in questa direzione”. Il capo del governo locale ha ricordato che “si è fatta saltare la possibilità di votare a luglio perché il ministero della Salute avrebbe dato diniego secondo dei pareri. Ho chiesto quel parere e non ho avuto risposta da un mese. E quando lo vedrò – ha proseguito – mi domanderò come può essere che il 18 maggio si apre tutto e dopo due mesi non si può andare a votare? Peraltro in un contesto nel quale distanziamento sociale, e assembramento c’è per legge. A luglio c’è modo per andare a votare. La pensano come me Toti, Emiliano, De Luca, tutti”.
 Riguardo all’indicazione di Matteo Salvini del voto a ottobre, Zaia ha osservato che “se fosse così è rappresentata dal fatto che il segretario ha una visione nazionale migliore sulle regioni che vanno al voto. E lo può fare assolutamente, nel pieno delle sue funzioni, legittimamente. Di certo Salvini ha sempre detto che il Veneto merita di andare al voto subito”.
 Ristoranti con un tavolo ogni 4 metri? Assurdo Zaia poi ha criticato l’idea di far aprire i locali mettendo “un tavolo ogni 4 metri”. “Lo facciano a casa loro, vorrebbe chiudere tutti i ristoranti”. 

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