Silvestri sulla scienza: "Covid-19 faccia capire i danni provocati dalle bufale e dai ciarlatani"
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Silvestri sulla scienza: "Covid-19 faccia capire i danni provocati dalle bufale e dai ciarlatani"

Guido Silvestri insegna alla Emory University di Atlanta: "L'emergenza di insegna che dobbiamo capire l'importanza della scienza e della medicina basata sull'evidenza scientifica"

Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia della Emory University
Guido Silvestri, direttore del dipartimento di Patologia della Emory University
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29 Marzo 2020 - 10.46


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Qualche timido segnale di ottimismo comincia a manifestarsi ed anche la rabbia per i tanti spacciatori di bufale che hanno contribuito in questi anni a delegittimare la scienza e la ricerca: “Il momento è difficile, ma passerà. Ci vorrà del tempo, ma ce la faremo ad uscire dal tunnel, e ne usciremo molto migliori di come ci siamo entrati, perché dobbiamo sempre ricordarci che dietro ogni grande crisi si nasconde una opportunità di crescita e di miglioramento”.
Ad affermarlo è Guido Silvestri, scienziato italiano negli Usa dove insegna alla Emory University di Atlanta. “Sono profondamente convinto che la pandemia del Covid-19 possa trasformarsi in una fantastica opportunità per un grande Rinascimento scientifico italiano, nel paese che è stato di Leonardo e Galileo, di Fermi e Marconi, di Galvani, Torricelli, Malpighi, e mille altri”.
“Lo avremo – avverte lo scienziato – se torneremo a capire, costretti da questa grave emergenza sanitaria, l’importanza della scienza e della medicina basata sull’evidenza scientifica. Avremo un grande rinascimento scientifico italiano se capiremo i danni provocati dalle bufale, e dai ciarlatani che le spacciano senza sosta. Mi riferisco a chi oggi nega i pericoli di Covid-19, come altri mascalzoni negano l’esistenza dell’Aids o l’efficacia dei vaccini. Avremo un grande rinascimento scientifico italiano anche e soprattutto se sfrutteremo la grande paura di Covid-19 per tornare a costruire, giorno dopo giorno e tutti insieme, una cultura della scienza nelle scuole, negli ospedali, nei media, ed in ogni aspetto della nostra società civile. E lo avremo, last but not least, se torneremo a sostenere la ricerca scientifica anche a livello di risorse, considerandola una vera priorità per la crescita civile dell’Italia”. 
“Io – confida lo scienziato – rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto che tra qualche mese torneremo a vivere come prima. Anzi, che vivremo meglio di prima, se da questa grande paura avremo imparato, con umiltà, intelligenza e pragmatismo, le giuste lezioni, come scienziati, come cittadini (sia in Italia che in Usa) e come umanità in generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme, anche per onorare nel modo migliore possibile le vittime di questa malattia”.
“Una cosa bellissima di questa emergenza sanitaria è che ci sta facendo riscoprire come la medicina sia una grande fratellanza universale, esattamente come lo è la scienza. Lavoriamo fianco a fianco con colleghi di tante nazioni, da Usa all’Italia, dalla Cina all’Iran, dal Messico alla Corea, dalla Francia al Cile. La medicina e la scienza sono di tutti e per tutti, in Italia e nel resto del mondo”, conclude Silvestri.

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