Attenti ai facili entusiasmi, attenti alle chiacchiere: “Il Paese deve essere certo che l’Agenzia italiana del farmaco, il Comitato tecnico scientifico, prendono e valutano nella maniera più aperta, costruttiva e propositiva tutte le opzioni terapeutiche. Ma va fatto un distinguo: un conto sono le opzioni da testare e validare, e ben vengano le sperimentazioni, altro è definire alcune opzioni terapeutiche come la ‘soluzione’ di un problema così importante come Covid-19. Prima di arrivare a dire di aver trovato soluzioni in termi di terapia antivirale e di farmaci che modulino la risposta infiammatoria che può essere alla base della sintomatologia clinica più grave, piuttosto che i vaccini, servono prove inconfutabili”.
Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), nel suo intervento alla conferenza stampa alla Protezione civile.
Alla domanda dei giornalisti sul farmaco Avigan, un antinfluenzale sviluppato in Gippone e usato in Cina contro il coronavirus, Locatelli risponde che “c’è un puntale e preciso comunicato stampa di Aifa che ricostruisce in maniera ineccepibile la visione del problema a tutto tondo”.
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