Maschilismo al Cern, un fisico se la prende con le colleghe: i veri discriminati sono gli uomini

Tempesta al Cern dopo che il fisico pisano Alessandro Strumia ha mostrato delle slide in cui sostiene che le donne fanno le vittime ma i veri discriminati sono gli uomini

Alessandro Strumia
Alessandro Strumia
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1 Ottobre 2018 - 12.46


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Chi è Alessandro Strumia? E’ un fisico dell’Università di Pisa con un ufficio al Cern di Ginevra dove collabora regolarmente. Venerdì scorso Strumia ha partecipato a una conferenza su «Fisica delle alte energie e gender», durante la quale veniva affrontata la questione della discriminazione ai danni delle donne nella fisica e più in generale nell’area STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

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Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi per il Corriere.it ha raccontato che il suo intervento ha fatto scandalo perché Strumia ha cercato di dimostrare che, se una discriminazione esiste, è a danno degli uomini. «La fisica è stata inventata e costruita dagli uomini, l’ingresso non è su invito». Di fronte a una platea di giovani ricercatrici attonite, Strumia ha usato slide e formule matematiche per sostenere tra l’altro che gli uomini si interessano di più alle cose e le donne alle persone, e per questo i primi sono più rappresentati nelle professioni a sfondo scientifico e le seconde in quelle umanistiche, dove il confine vero/falso giusto/sbagliato è più sfumato.

La presentazione di Strumia è stata tolta dal sito del Cern ma si può ancora trovare in rete. Il ricercatore italiano dice di avere condotto uno studio fondato sulle pubblicazioni scientifiche di studiosi e studiose per mettere a confronto due teorie: quella da lui chiamata «mainstream», secondo la quale le donne sono vittima dell’atteggiamento aggressivo e corporativo degli uomini, e la teoria «conservatrice», giusta secondo lui: «La fisica è una comunità di interesse ottimizzata per comprendere la natura, è aperta alle persone di valore di ogni background, richiede regole molto selettive e una grande cultura». Se le donne sono sotto-rappresentate, secondo Strumia, è semplicemente perché sono meno brave. E se sono meno brave, questo dipende dal fatto che uomini e donne sono diversi alla nascita, prima ancora che la società possa esercitare la sua influenza. La tesi di Strumia ricorda quella di Lawrence Summers, presidente di Harvard, che nel 2005 si dimise dopo avere affermato che le donne hanno minore successo nella carriere scientifiche per differenze innate legate al sesso, non per colpa della discriminazione ai loro danni.

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Dopo le proteste il Cern, che per la prima volta ha per direttore generale dal 2016 una donna, l’italiana Fabiola Gianotti, ha pubblicato ieri un comunicato di scuse: «Il Cern considera la presentazione come altamente offensiva. Ha quindi deciso di rimuovere le slide dall’archivio online, in linea con il codice di condotta che non tollera attacchi personali e insulti. Gli organizzatori del Cern e di molte università non erano a conoscenza del contenuto del discorso prima della conferenza. Il Cern si schiera a fianco di molti membri della comunità che hanno espresso la loro indignazione per le dichiarazioni inaccettabili contenute nella presentazione».

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