I tipi di diabete sono cinque e non due: lo dicono esperti svedesi e finlandesi

La ricerca eseguita su quindicimila pazienti. La scoperta non ha ricadute immediate sulle terapie, ma aiuterà i futuri trattamenti.

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7 Marzo 2018 - 10.40


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Fino ad oggi, la medicina ha identificato due tipi di diabete, malattia causata dall’incapacità del corpo di abbassare i livelli di glucosio nel sangue, un processo regolato dall’insulina. Ma oggi ricercatori svedesi (Lund University) e finlandesi (Institute of Molecular Medicine) dscrivono una realtà molto più complessa, individuando cinque distinti gruppi di diabete.I dettagli di questo lavoro sono stati pubblicati su The Lancet Diabetes and Endocrinology.
Prima la distinzione era tra due classificazioni.
Il diabete di tipo 1 compare in giovane età ed è responsabile di circa il 10% dei casi. Le cellule che producono insulina, situata nel pancreas, vengono distrutte dal sistema immunitario. I malati dipendono quindi da iniezioni giornaliere di insulina o pompe per insulina per assicurarne la sopravvivenza. Quello di tipo 2 è causato da disturbi del metabolismo del fegato, dei muscoli e del tessuto adiposo. Di solito è associato a cattive abitudini di vita come mancanza di esercizio fisico, cattiva alimentazione e obesità. Solo un esame del sangue consente di determinare con certezza la sua presenza misurando la glicemia, il livello di glucosio nel sangue.
Ora i ricercatori svedesi e finlandesi sono arrivati ad una più ampia classificazione, sulla base di approfondite analisi del sangue di circa 15 mila diabetici.
Per loro il Gruppo 1 corrisponde approssimativamente al diabete di tipo 1. Appare in gioventù e attacca le cellule che producono insulina. Per quanto riguarda il Gruppo 2 inizialmente l’origine sembra essere la stessa del diabete di gruppo 1 poiché compare nei giovani sani il cui sistema non produce insulina. Tuttavia, non è coinvolto il sistema immunitario. I pazienti riconducibili al Gruppo 3 sono generalmente in sovrappeso e hanno sviluppato una significativa resistenza all’insulina. Ne producono, ma i loro corpi non rispondono più. Il diabete di Gruppo 4 è stato osservato nelle persone obese, ma il cui metabolismo è molto più vicino alla norma rispetto al gruppo 3. Il Gruppo 5 si verifica nelle persone di mezza età, più anziane rispetto ad altri gruppi, e tende ad essere meno grave.
Queste nuove categorie, secondo i ricercatori, non annunciano cambiamenti significativi immediati nel trattamento, ma avranno effetti di ricaduta in futuro.
“Nello scenario ideale, saremo in grado di indirizzare il trattamento migliore non appena ci viene diagnosticata”, afferma il professor Leif Groop, uno degli studiosi impegnati nella ricerca, secondo il quale le tre forme più gravi possono essere trattate più vigorosamente delle altre due.

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