Il consiglio di Stephen Hawking per chi soffre di depressione

Una metafora molto poetica dove ha paragonato la malattia ai buchi neri: "Non sono quello che immaginiamo"

Stephen Hawking
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9 Gennaio 2018 - 20.27


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Lo scorso gennaio il celebre fisico Stephen Hawking ha festeggiato il suo 76esimo compleanno. Il giorno prima, aveva parlato alla Reith Lecture al Royal Institute di Londra sulla depressione dove ha tracciato un singolare parallelo poetico tra buchi neri e depressione, dando un messaggio di speranza a chi soffre di questo disturbo. 

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Il messaggio di questo mio discorso è che i buchi neri non sono così neri come immaginiamo. Non si tratta di prigioni eterne, come si pensava un tempo. Le cose possono uscire da un buco nero, forse all’esterno ma probabilmente anche in un altro universo. Quindi se senti di essere in un buco nero, non arrenderti: c’è sempre una via d’uscita“.

Lo scienziato ha anche parlato alle 400 persone che lo ascoltavano dei risultati dei suoi studi e su ciò che ha raggiunto nella sua vita, nonostante la malattia del motoneurone che gli è stata diagnosticata nel 1963.

“Sono stato sfortunato nella salute, ma molto fortunato in tutto il resto. Ho avuto la fortuna di lavorare in fisica teorica in un momento affascinante ed è una delle poche aree in cui la mia disabilità non era un grave handicap. È anche importante non arrabbiarsi, non importa quanto difficile possa sembrare la vita perché puoi perdere ogni speranza se non riesci a ridere di te stesso e della vita in generale”, sono state le sue parole riportate dal quotidiano britannico The Independent.

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