Tumori: + 1 cent a sigaretta per pagare nuove cure

In pratica con 20 centesimi in più a pacchetto si ricaverebbero 720 milioni l'anno da destinare alla ricerca contro il cancro.

Tumori: + 1 cent a sigaretta per pagare nuove cure
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9 Marzo 2016 - 18.21


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Con soli 20 centesimi in più sui pacchetti di sigarette (quindi 1 centesimo a sigaretta) si ricaverebbero 720 milioni l’anno da destinare a un fondo per pagare le costose terapie innovative contro il cancro. La proposta arriva da Carmine Pinto, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).

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In cinque anni gli italiani che vivono dopo un tumore – ha argomentato Pinto – sono aumentati di circa il 20%: da 2 milioni e mezzo nel 2010 a circa 3 milioni nel 2015. Per rafforzare questo trend positivo è urgente trovare nuovi fondi dedicati espressamente alle terapie innovative che permettono di combattere il cancro con maggiore efficacia.

Il progetto di Aiom “è stato visto molto favorevolmente dall’Aifa (Agenzia Italiana del farmaco), è stato presentato in un incontro al Ministero dell’Economia e Finanza e sarà illustrato la settimana prossima al Ministero della Salute”.

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Secondo l’Aiom Il progetto Aiom “le sigarette costituiscono un importante fattore di rischio per molti tumori (polmone, vescica e altri)” e aumentarne il prezzo “indurrebbe a fumare di meno. Si innescherebbe così un circolo virtuoso, perché fumare meno vuol dire meno tumori e in ultima analisi meno spese per farmaci”.

Per il Presidente di Aiom “è urgente destinare risorse specifiche a un ‘Fondo Nazionale dell’Oncologia’, perché quelle regionali non bastano più. E la cifra di 720 milioni l’anno inizia ad avere un senso in un contesto dove la spesa per i farmaci anti-cancro ospedalieri (3.899 mln) continua a crescere (+9,6% nel 2014) e nei prossimi anni aumenterà a un ritmo difficilmente sostenibile dalle Regioni. Ed è una cifra corretta se rapportata al fabbisogno sanitario calcolato in 1.400.000 euro per i tre settori di oncologia, malattie infettive e diabete. Può poi essere messa a disposizione in tempi brevi scongiurando la reale possibilita’ che ci si ritrovi fra poco in una situazione di emergenza e di carenza di risorse”.

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