Stop al consumo di alcol in gravidanza con un selfie

Anche in piccolissime dosi l'alcol assunto in gravidanza può avere rischi per il nascituro.

Stop al consumo di alcol in gravidanza con un selfie
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10 Settembre 2015 - 17.26


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Anche bevendo poco ma spesso, il feto è esposto all’alcol materno.

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Lo dimostra l’ultimo studio scientifico italo-spagnolo sulla sindrome feto-alcolica, diretto da Simona Pichini dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e in pubblicazione su Clinical Chemistry and Laboratory Medicine. Lo studio condotto su 168 coppie mamma-neonato (dell’Hospital del mar di Barcellona) dimostra che quantità modeste di alcol consumate durante tutta la gravidanza sono rilevabili sia nel capello materno che nelle prime feci (meconio) neonatali.

Per l’occasione la European FASD Alliance presenta l’edizione 2015 di “Too Young To Drink” (“troppo piccolo per bere”), campagna di comunicazione ideata da Erik Ravelo, responsabile Social Engagement di Fabrica, il centro di ricerca per la comunicazione del gruppo Benetton che ha sede in Italia, mirata a promuovere la consapevolezza sui rischi della FASD.

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Un selfie per dire “stop” al consumo di alcol in gravidanza. E’ l’obiettivo della campagna social Too Young To Drink lanciata in occasione della Giornata internazionale della sindrome feto alcolica.

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