2,5 milioni di italiani soffrono di Psoriasi

Psoriasi e cheratinosi attinica sono alcune della patologie cutanee che possono essere curate con nuove tecniche terapeutiche molto innovative.

2,5 milioni di italiani soffrono di Psoriasi
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17 Marzo 2015 - 11.41


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Oggi le malattie della cute sono molto diffuse. Ad esempio l’acne colpisce, con diversa intensità, circa il 90% dei giovani; la psoriasi, invece, interessa il 3% della popolazione mondiale, circa 125 milioni di pazienti di cui oltre 2,5 milioni in Italia. La cheratosi attinica, una lesione di tipo neoplastico allo stadio iniziale, colpisce poi l’1,4% degli italiani sopra i 45 anni ed e’ una patologia sotto diagnosticata.

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La psoriasi viene equiparata spesso a una patologia invalidante. Si manifesta con la comparsa di chiazze rossastre e rotondeggianti, ben delimitate da margini netti. Con il progredire della patologia, le chiazze possono confluire e ricoprirsi di squame di colore bianco-argenteo. La maggior parte delle persone affette da questa malattia (circa l’80%) soffre di psoriasi a placche, nella forma lieve o moderata. Il presidente della Societa’ italiana di dermatologia, Giampiero Girolomoni, ha spiegato che “per questa patologia le prospettive di trattamento sono molte migliorate”. Tuttavia, in generale, “quando una persona si accorge delle lesioni tende a sottovalutare il problema, lo nasconde e spera che passi da solo”.

Quindi “puo’ passare del tempo prima che si arrivi a una diagnosi e alla prescrizione di una terapia”. Meno conosciuta ma ben più pericolosa e’ la cheratosi attinica, una lesione neoplastica epiteliale cutanea che si sviluppa spontaneamente come conseguenza di un’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV). La sua insorgenza, quindi, e’ correlata all’effetto cumulativo dell’esposizione non protetta ai raggi solari e ad altre fonti UV (come i lettini abbrozzanti) e all’avanzare dell’età. Le lesioni possono evolvere in carcinoma squamocellulare invasivo e per questo motivo devono sempre essere diagnosticate e trattate precocemente. La diagnosi tempestiva, infatti, permette di instaurare una terapia adeguata che consiste nel curare non solo la lesione ma anche la cute fotodanneggiata circostante (il cosiddetto campo di cancerizzazione).

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