Giorgia Meloni attacca le opposizioni: "La sinistra ha occupato manu militari la Rai, noi la restituiamo ai cittadini"

Giorgia Meloni: «A sinistra hanno occupato manu militari una azienda come la Rai, noi siamo per un sistema più plurale, un sistema che rappresenti tutti e appartenga ai cittadini».

Giorgia Meloni attacca le opposizioni: "La sinistra ha occupato manu militari la Rai, noi la restituiamo ai cittadini"
Giorgia Meloni
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27 Maggio 2024 - 10.18


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Giorgia Meloni si scaglia contro l’opposizione, intervistata da Radio 1 la presidente del Consiglio attacca Pd e M5s per la loro battaglia contro il premierato. «Loro la riforma non la vogliono, Pd e 5 Stelle sono per la prosecuzione dello status quo. Il Pd chiede di raddoppiare i senatori a vita, il Movimento 5 stelle il cancellierato alla tedesca, che è l’istituzionalizzazione degli inciuci. Per me le cose devono cambiare»

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Poi l’affondo sulla Rai: «A sinistra hanno occupato manu militari una azienda come la Rai, noi siamo per un sistema più plurale, un sistema che rappresenti tutti e appartenga ai cittadini. Riformare la Rai? Penso che non spetti al Governo, ma piuttosto al Parlamento».

«Penso che l’Italia sia tornata centrale e noi dovremmo essere contenti di questo, possiamo fare la differenza, siamo gli unici come conservatori che possono portare a un cambio di passo. Con von der Leyen ho costruito un rapporto istituzionale com’era giusto fare perché io penso a portare a casa i risultati». 

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«L’Europa deve cambiare nelle priorità, deve fare meno cose e farle meglio. Penso che la sfida sia un’Europa che si occupi di molte meno cose, rispetto a quelle di cui si è occupata in questi anni, anni in cui ha pensato di dover normare le cose più minime della vita dei cittadini, con quello che poi, anche nascosto da grandi temi come la transizione verde, si è rivelato una sorta di attacco alle libertà dei cittadini». 

«Non sapeva occuparsi delle materie sulle quali gli Stati nazionali non sono in grado di competere autonomamente. Penso che si debba tornare a un principio di sussidiarietà per cui l’Europa fa meno cose e le fa meglio e lascia agli Stati nazionali la competenza sulle materie più prossime nella vita dei cittadini. Questo sarebbe un cambio di passo del quale l’Europa beneficerebbe ed è quello che i conservatori europei vorrebbero costruire». 

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