Il Pd sarà in piazza il 2 giugno per protestare contro la riforma del Premierato voluta dal governo Meloni, un appuntamento che Stefano Bonaccini ha rinnovato durante un’intervista a Rai Radio 1.
«Il 2 giugno festeggeremo la festa nazionale al mattino e nel pomeriggio c’è una manifestazione assolutamente legittima proprio perché siamo in un grande Paese libero e democratico».
«Lo si fa perché la proposta legittima della maggioranza e della premier riduce il ruolo del Parlamento, concentra il potere nelle mani della premier come in nessun altro Paese e non sono previsti a mio parere quei bilanciamenti costituzionali che sono previsti nei sistemi presidenziali o semi presidenziali. Credo che sia una manifestazione assolutamente legittima e necessaria per mandare un messaggio al Paese».
Bonaccini, infine, ha ricordato che mentre il Pd scende in piazza il 2 giugno sia per la festa della Repubblica sia per manifestare contro la riforma proposta dal Governo, «il 25 aprile, che è la festa di tutti gli italiani, una parte della desta non solo non scende in piazza, ma non riesce nemmeno a dirsi antifascista. Mi pare che ci sia un bella differenza».
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