Made in Italy, Giorgia Meloni contro la Ue: "Lavoriamo per smontare l'approccio ambientalista contro l'uomo"

Made in Italy, Giorgia Meloni: «Implacabili contro chi pensa di poter usare il nome italiano per produrre, per portare avanti e vendere prodotti che non hanno neanche lontanamente l'eccellenza che l'Italia può vantare, e intendiamo farlo a ogni livello»

Made in Italy, Giorgia Meloni contro la Ue: "Lavoriamo per smontare l'approccio ambientalista contro l'uomo"
Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno
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15 Aprile 2024 - 12.24


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Nella giornata del Made in Italy, Giorgia Meloni ha partecipato a Vinitaly parlando dell’argomento  attaccando la Ue. «Chi pensa che bisogna cacciare l’uomo per difendere l’ambiente immagina un mondo che non esiste. Nel mondo reale abbiamo bisogno dell’opera dell’uomo per difendere la natura e la nostra capacità di trasmetterla alle giovani generazioni». 

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«Il ministro Lollobrigida faceva riferimento all’Europa che noi abbiamo cercato di smontare, che stiamo cercando di smontare, chi ha pensato che si potesse difendere la natura non tenendo conto del lavoro degli agricoltori o addirittura pensando di farlo contro di loro non sapeva di cosa stava parlando perché gli agricoltori sono i primi bioregolatori e noi dobbiamo ricordarci che per difendere l’ambiente è fondamentale l’opera dell’uomo». 

«Sono molto contenta di essere qui perché oggi è la prima Giornata nazionale del made in Italy, istituita con un disegno di legge che questo governo ha voluto per sostenere il valore che il made in Italy ha non solo per la nostra economia, ma anche per il nostro nome. La qualità dei nostri prodotti e la grandezza dei nostri prodotti fanno un pezzo fondamentale di come l’Italia è vista all’estero, fatevelo dire da qualcuno che gira il mondo in lungo e in largo. È costruito dall’innovazione, dal genio, dall’intelligenza, dalla ricerca dei nostri produttori del comparto del made in Italy». 

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 «Non è un caso che noi abbiamo voluto istituire questa giornata nel giorno che ricorda la nascita di quello che forse è il più grande genio italiano, Leonardo Da Vinci, per ricordare che attraverso il made in Italy passa un pezzo fondamentale della nostra identità e del nostro genio».

«Nel disegno di legge sul made in Italy abbiamo immaginato una serie di misure di protezione, dalla concorrenza sleale dall’italian sounding, dalla contraffazione, che non sono solamente un problema economico. La contraffazione e l’italian sounding ogni anno drenano dal sistema Italia decine di miliardi di euro e nel fare questo purtroppo compromettono anche la qualità della nostra eccellenza e del nostro nome, perché quando tu non distingui cosa sia italiano e cosa non lo sia, e purtroppo quando il livello di produzioni che vengono vendute come italiane ma italiane non sono non è il livello delle produzioni che in Italia si portano avanti, purtroppo questo compromette anche il nostro nome». 

«Noi dobbiamo essere implacabili contro chi pensa di poter usare il nome italiano per produrre, per portare avanti e vendere prodotti che non hanno neanche lontanamente l’eccellenza che l’Italia può vantare, e intendiamo farlo a ogni livello», ha aggiunto la premier.

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