"Le donne condannino i femminicidi di massa di Hamas", la ministra Roccella confonde e mescola i piani

Eugenia Roccella: "Il 7 ottobre Hamas ha ucciso centinaia di donne in Israele, durante una festa della musica e dei kibbutz, le fattorie comunitarie. Noi chiediamo che tutto questo sia riconosciuto come un femminicidio di massa".

"Le donne condannino i femminicidi di massa di Hamas", la ministra Roccella confonde e mescola i piani
Eugenia Roccella
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30 Novembre 2023 - 10.07


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La ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, in un intervento sul Corriere della Sera, è riuscita nell’impresa di usare gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre per contestare le recenti manifestazioni contro la violenza sulle donne. Una mirabile giravolta intellettuale.

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«Il 7 ottobre Hamas ha ucciso centinaia di donne in Israele, durante una festa della musica e dei kibbutz, le fattorie comunitarie. Noi chiediamo che tutto questo sia riconosciuto come un femminicidio di massa´. Così comincia la petizione lanciata dalle femministe francesi di Paroles de femmes, e firmata, tra gli altri, da Anne Hidalgo, Yvan Attal, Charlotte Gainsbourg».

«Parole di donne, e soprattutto parole che definiscono con precisione quello che è avvenuto il 7 ottobre in Israele, non cercano di mascherare e di addolcire il senso e il peso degli eventi: `Le violenze commesse sulle donne corrispondono in tutto al termine femminicidio. Le donne sono state esibite nude. Sono state violentate fino alla frattura del bacino. I loro organi genitali sono stati mutilati. Hanno urinato sulle loro spoglie. Alcune sono state decapitate, altre smembrate e bruciate».

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Roccella ricorda che «l’associazione francese è chiara anche nella posizione sulla guerra in atto: `E´ un femminicidio di massa che dobbiamo guardare in faccia senza legarlo al conflitto israelo-palestinese. Sappiamo che è difficile, ma dobbiamo farlò. Parole forti, che gettano una luce forte su quello che è avvenuto il 7 ottobre, e soprattutto lo fanno da una visuale femminista, con uno sguardo e un giudizio di donne per le donne. E mi sarebbe piaciuto sentire parole simili anche dalle tante che hanno sfilato sabato scorso a Roma per protestare contro la violenza sulle donne, contro i femminicidi, contro il patriarcato».

Secondo la ministra «non è necessario avere le stesse opinioni sul patriarcato e sul concetto di libertà: ogni idea, ogni analisi è legittima, ma sui fondamentali bisogna intendersi. Per esempio su quanto avvenuto il 7 ottobre. Servono impegno e lucidità: servono a noi, alle donne israeliane, ma anche alle palestinesi, assoggettate a un sistema ferocemente patriarcale che esercita nei loro confronti un’oppressione assai dura». «Se da donne – conclude Roccella – non riusciamo a guardare cosa accade ad altre donne, a dirlo pubblicamente con forza, a chiedere giustizia, tutte insieme, sarà difficile vincere la nostra battaglia».

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