Dl Caivano, Fratoianni: "Carcere per i ragazzini, idea inutile che serve solo a distrarre"

Dl Caivano, Fratoianni: "Servono più scuole, più insegnanti, più assistenti sociali, più sport, più lavoro, più educatori, l'educazione sessuale nelle scuole. Si chiama prevenzione. E invece il decreto del governo prevede carcere". 

Dl Caivano, Fratoianni: "Carcere per i ragazzini, idea inutile che serve solo a distrarre"
Nicola Fratoianni
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8 Settembre 2023 - 11.32


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Il dl Caivano rischia di essere il provvedimento simbolo del governo Meloni: inutile, sfacciatamente propagandista, controproducente. Il segretario nazionale di Sinistra Italiana e parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni, ne ha parlato in un post su Facebook.

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«Victor Hugo diceva che “Chi apre le porte di una scuola, chiude una prigione”. Probabilmente Meloni e Nordio non la conoscono. Servono più scuole, più insegnanti, più assistenti sociali, più sport, più lavoro, più educatori, l’educazione sessuale nelle scuole. Si chiama prevenzione. E invece il decreto del governo prevede carcere». 

«Carcere per i ragazzini che delinquono, carcere per i genitori dei ragazzi che delinquono e non vanno a scuola. E anche la previsione del daspo da scuola, nel nome del recupero e del contrasto alla dispersione scolastica, pensate che controsenso. E’ evidente che il governo Meloni prova ad utilizzare i recenti e drammatici fatti di cronaca per produrre l’ennesimo decreto inutile e distogliere l’attenzione da altre questioni, come per esempio gli stipendi degli italiani e la sanità». 

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«Ed è evidente che al governo della destra non sanno che il carcere, soprattutto in alcune realtà del nostro Paese non è un luogo rieducativo, ma una sorta di università: il timbro di qualità per chi inizia un percorso di vita criminale. Ma poi non sanno, o fanno finta di non sapere, che sia le strutture educative che quelle rieducative sono ridotte all’osso in Italia, senza mezzi, strumenti e con poco personale. Non serve un decreto con inasprimento delle pene, che come è noto non funziona quasi mai, ma un decreto – conclude Fratoianni – con investimenti seri nelle funzioni educative». 

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