Il governo tassa gli extra-profitti delle banche: gli istituti di credito crollano in borsa

Tassa sugli extra-profitti delle banche, una manovra che per la destra servirà per raccogliere fondi per il calo delle tasse, aiuto ai mutui prima casa e per il taglio del cuneo, frutterà alcuni miliardi.

Il governo tassa gli extra-profitti delle banche: gli istituti di credito crollano in borsa
Salvini e Giorgia Meloni
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8 Agosto 2023 - 12.01


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Il governo Meloni ha varato una nuova tassa del 40% sugli extra-profitti delle banche nel 2023, una manovra che per la destra servirà per raccogliere fondi per il calo delle tasse, aiuto ai mutui prima casa e per il taglio del cuneo, frutterà, come annunciato dal vice premier Matteo Salvini, `alcuni miliardi.

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La norma prevede che «in dipendenza dell’andamento dei tassi di interesse e dell’impatto sociale derivante dall’aumento delle rate dei mutui è istituita, per l’anno 2023, una imposta straordinaria», «a carico degli intermediari finanziari, escluse le società di gestione dei fondi comuni d’investimento e le società di intermediazione mobiliare di cui al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. 

L’imposta straordinaria è determinata applicando un’aliquota pari al 40 per cento sul maggior valore tra: a) l’ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1mo gennaio 2023 che eccede per almeno il 3 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022; b) l’ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2024 che eccede per almeno il 6 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022.

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«L’imposta straordinaria – prosegue la norma – è versata entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2024. I soggetti che in base a disposizioni di legge approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio effettuano il versamento entro il mese successivo a quello di approvazione del bilancio. Per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare, se il termine di cui ai primi due periodi scade nell’anno 2023, il versamento è effettuato nel 2024 e, comunque, entro il 31 gennaio.

L’imposta straordinaria non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Ai fini dell’accertamento, delle sanzioni e della riscossione dell’imposta straordinaria, nonchè del contenzioso, si applicano le disposizioni in materia di imposte sui redditi.

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Le maggiori entrate derivanti dal presente articolo sono iscritte in un fondo per essere destinate al finanziamento delle misure di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n.73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 e per interventi volti alla riduzione della pressione fiscale di famiglie e imprese.

L’ammontare dell’imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari al 25 per cento del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023».

Le banche intanto crollano alla Borsa di Milano. Tutte le azioni bancarie sono scese. Intorno alle 09.40 Intesa Sanpaolo perdeva il 7,7%, Unicredit il 6,2%, Monte dei Paschi di Siena (Mps) il 7,3%, Bper Banca il 7,7%, Banco Bpm il 6,7% e Mediobanca il 2,9%, in un mercato in calo dell’1,64%.

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