Cottarelli dopo l'addio al Pd: "Non c'entra Elly Schlein, la stimo ma il partito è troppo a sinistra"

Carlo Cottarelli: «Il mio non è un discorso generale, ma un discorso che riguarda solo me. Non è una questione di essere o no convinto da Elly Schlein: la stimo molto, ma è indubbio che ci sia stato con lei uno spostamento a sinistra»

Cottarelli dopo l'addio al Pd: "Non c'entra Elly Schlein, la stimo ma il partito è troppo a sinistra"
Carlo Cottarelli
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8 Maggio 2023 - 16.46


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Carlo Cottarelli è tornato sul suo addio al Pd, annunciato nella serata di domenica. L’economista ne ha parlato alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova, prima di parlare nella lectio dal titolo «Tra economia, politica e comunicazione».

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«Il mio non è un discorso generale, ma un discorso che riguarda solo me. Non è una questione di essere o no convinto da Elly Schlein: la stimo molto, ma è indubbio che ci sia stato con lei uno spostamento a sinistra»

«È indubbio che lei stia facendo la cosa giusta, sennò a cosa servivano le primarie? Dal punto di vista elettorale è corretto che il Pd abbia un’indicazione chiara, spostandosi più a sinistra, quindi la questione è solo mia: che cosa ci facevo in un partito che si è spostato più lontano dai valori liberal-democratici, che poi sono i miei».

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Nessun dubbio sulla scelta di dimettersi anziché aderire ad un ad un altro gruppo parlamentare: «Non potevo. Sono stato eletto nel plurinominale: la gente votando me ha votato Pd ed è giusto che io sia sostituito dal primo dei non eletti del partito. Capisco che è più comune cambiare casacca, ma a me non sembra giusto, noto che ha fatto più scalpore che io abbia dato le dimissioni piuttosto che il centinaio di parlamentari che nella scorsa legislatura hanno cambiato casacca».

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