Patuanelli (M5s): "Il governo Meloni è un pericolo per il Paese"

Patuanelli (M5s) contro il governo Meloni: "Tutte le volte che parlano di antifascismo devono metterci dentro anche l'anticomunismo, ma in questo Paese c'è stata la dittatura fascista, non quella comunista. Hanno nostalgie? Lo dicano".

Patuanelli (M5s): "Il governo Meloni è un pericolo per il Paese"
Stefano Patuanelli
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24 Aprile 2023 - 11.29


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Secondo Stefano Patuanelli, ex ministro e attuale capogruppo al Senato del M5s intervistato da La Stampa, il governo meloni è un pericolo per il Paese. Ogni giorno che passa, «questo governo dimostra di essere sempre più un pericolo per il Paese. Non è una questione di rischio per la democrazia», ma il pericolo nasce dalle «risposte inadeguate sul piano economico che il governo sta dando. Stanno governando in modo imbarazzante, con poche idee e confuse. La gestione del Pnrr è l’emblema di questa inadeguatezza».

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L’Europa che pare sia vicina a sbloccare la terza tranche di finanziamenti «è una buona non-notizia, sullo sblocco di questa rata c’erano pochi dubbi – aggiunge -. I problemi ci saranno a giugno e a dicembre, perché l’aver cambiato la governance del Pnrr obbligherà i ministeri a cambiare tutti i meccanismi di rendicontazione e verifica e questo comporterà un enorme allentamento nell’attuazione del piano». Nel governo «non vogliono prendere soldi a debito, finanziando i progetti con risorse interne. Ma non capisco come possiamo permetterci di aumentare il debito pubblico, lasciando fallire il primo strumento di debito comune europeo, ottenuto anche grazie al lavoro di Conte. Un errore gigantesco».

Per quanto riguarda i rapporti con il Pd «ora è cambiato il segretario, ma il partito è ancora quello di un tempo. Aspettiamo che si rinnovi». Rispetto invece a un problema nel rapporto tra parte di questo governo e l’antifascismo, «faccio mie le parole di Gianfranco Fini, che non è proprio un grillino: non capisco l’allergia per la parola `antifascista´ che alcuni componenti di questa maggioranza hanno. Tutte le volte che parlano di antifascismo devono metterci dentro anche l’anticomunismo, ma in questo Paese c’è stata la dittatura fascista, non quella comunista. Hanno nostalgie? Lo dicano. Se poi il presidente del Senato decide di andare a Praga il 25 aprile a commemorare Jan Palach, un anticomunista; si commenta da sé».

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